Salari, Damiano chiede pazienza I sindacati: "Il tempo è scaduto"

Il ministro del Lavoro temporeggia con le parti sociali: "No scioperi preventivi, serve concertazione". I sindacati invece vogliono accelerare la riunione per le misure sugli sgravi in busta paga. Bonanni: "No alla politica del gambero. E' ora del faccia a faccia"

Salari, Damiano chiede pazienza 
I sindacati: "Il tempo è scaduto"

Roma - Il governo prepara nella prima settimana del nuovo anno il terreno per affrontare in modo soft la partita dei salari e delle tasse con i sindacati, tentando di scongiurare la minaccia di sciopero paventata da Cgil, Cisl e Uil. Il presidente del consiglio, Romano Prodi, ha detto che la convocazione delle parti sociali su tasse e salari sarà tempestiva, e il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha indicato nella concertazione la via maestra per evitare il conflitto sociale.

Scettici i sindacati Il sindacato resta perplesso e, il segretario della Cisl Raffale Bonanni, invita il governo a non adottare la politica del "gambero". "L’obiettivo fondamentale del governo, giù le tasse e su i salari, credo si potrà raggiungere in tempi rapidi. Ma perché questo sia possibile serve il contributo di tutte le parti sociali. Serve un lavoro in progress che partirà con un incontro che ho intenzione di convocare in tempi rapidissimi con tutte le parti sociali, imprenditori e sindacati", ha detto il presidente del consiglio. Bonanni ha detto nei giorni scorsi di attendersi una convocazione per l’8 gennaio. Tre i nodi centrali che il sindacato sottoporrà al governo: detrazioni fiscali per lavoratori e pensionati privilegiando le famiglie con molti figli e persone inabili, detassazione del secondo livello di contrattazione, mettere in gestazione la modifica delle aliquote e degli scaglioni. La soglia di intervento dovrebbe essere quella dei 40 mila euro.

Damiano chiede pazienza Damiano, nel corso della trasmissione radiofonica Radio Anch’io, alla quale ha partecipato insieme con Bonanni, ha detto: "Se si sceglie la strada della concertazione si esclude il conflitto preventivo. Servono tempo e pazienza, con la fretta e la furia non si ottengono risultati". Bonanni apprezza la disponibilità del ministro, ma ricorda che nei giorni Tommaso Padoa-Schioppa, ministro dell’Economia, in una intervista ha dichiarato che quella salariale è una questione fra il sindacato e i datori di lavoro. "Questa è una doccia fredda sulla gente che non contribuisce a creare un clima di fiducia per far ripartire l’economia".

La Uil: "Tempo scaduto" Il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, replica alle dichiarazioni del ministro del Lavoro. "Vogliamo rassicurare Damiano - sottolinea il sindacalista in una nota - non è nella cultura della Uil fare scioperi preventivi. Il problema è che da tempo il sindacato chiede al governo di procedere a una riduzione delle tasse sui redditi da lavoro dipendente e da pensione.

Ora quel tempo è scaduto, per questo chiediamo con forza al governo di intervenire subito con due provvedimenti: detassare gli aumenti contrattuali e aumentare le detrazioni per i lavoratori e per i pensionati.". 

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