Prima la «svendopoli» regionale, con le case di pregio dellAter (lex Iacp) di Roma alienate a prezzi irrisori. Tanto da costringere il governatore Piero Marrazzo a decretare lalt. Ora, come se non bastasse, anche quella delle case di pregio del Comune. «Mi riferisco - denuncia il capogruppo regionale dei Socialisti riformisti, Donato Robilotta - a immobili come quelli di piazza Navona 68, venduti a una media di 250 mila euro quando il loro valore di mercato è superiore ai 2,5 milioni. O a quelli di piazza Mazzini 73, viale Trastevere 186, piazza delle Cinque Scole 31, vicolo De Burrò, piazza della Rotonda: tutti alienati a un prezzo da 100mila a 300mila euro, quando in quelle zone hanno un valore immenso e comunque intorno ai 2,3 milioni di euro». Ma Robilotta va oltre: «Ho scritto una lettera al sindaco Walter Veltroni e allassessore al Patrimonio, Claudio Minelli, e ai consiglieri comunali invitandoli a modificare rapidamente la delibera consiliare che consente di svendere gli immobili di lusso del Campidoglio».
Un atto daccusa condiviso dal coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Giro: «È uno scandalo romano che alimenterà ulteriormente londa lunga dellantipolitica quello che si sta consumando sulle case dellAter e del Comune. E fa benissimo Robilotta a denunciarne la gravità. Personalmente ho lorgoglio di poter dire di aver acquistato la mia abitazione a Trastevere a prezzo di mercato. Invece di dispensare chiacchiere buoniste Veltroni si assuma le sue responsabilità e dia finalmente spazio a un barlume di moralità nella politica cittadina». «Tutti i nodi stanno venendo al pettine - fa loro eco il consigliere regionale di An, Francesco Lollobrigida -. È giunta lora che il centrosinistra abbandoni la difesa dei privilegi».
E sulla proposta di legge Robilotta (che prevede la vendita delle case di pregio a prezzo di mercato) ieri è intervenuto il consigliere regionale dellUlivo, Enzo Foschi, proponendo lintroduzione di fasce di reddito progressive: ««Una cosa è mandar via dalle case popolari - spiega - chi ha redditi assolutamente improponibili per la permanenza: cosa che lAter dovrebbe già fare normalmente. Unaltra è sparare nel mucchio e far divenire case di lusso e famiglie di lusso nuclei che magari guadagnano poco più di 38 mila euro lanno, e che vivono in quelle case da decenni. Nuclei cui la Regione e lAter hanno comunicato la volontà di vendere». Parole alle quali Robilotta replica così: «Il compagno Foschi prende fischi per fiaschi. Proprio per giustizia e legalità, e per le tante famiglie che sono in lista di attesa per ricevere la casa, bisogna dare un segnale forte e vendere le case a prezzo di mercato». «Dovera Robilotta quando la giunta Storace diede il via alla vendita di numerosi alloggi Ater a prezzi irrisori», ribatte il consigliere ulivista. «Allepoca ero assessore esterno - chiude questultimo - e non consigliere. E anche in quella veste cercai di fare il possibile per evitare quella norma, ma fui battuto da un grande asse trasversale tra maggioranza ed opposizione. La vendita delle case di pregio però è cominciata nel 2005, sotto la giunta Marrazzo». Critico verso Foschi, infine, anche il capogruppo regionale azzurro, Alfredo Pallone: «Ho firmato la proposta Robilotta: non cè nessuna vessazione nei confronti degli inquilini perché chi non potrà comprare la casa avrà il diritto di restarci in affitto per tutta la vita.
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