«La salma del mio Mike sarà cremata»

«La salma del mio Mike sarà cremata»

Il Ris dei carabinieri ha terminato solo venerdì in tarda serata gli esami sulla bara di Mike Bongiorno, rendendo complicata la procedura di riaffido immediato ai famigliari. Poi ci si è messo di mezzo anche in fine settimana, così alla fine è stato deciso di rimandare tutto a domani, quando figli e moglie potranno finalmente riprendere in consegna il feretro. Ma la salma, con ogni probabilità, non verrà nuovamente tumulata nel piccolo cimitero di Dagnente bensì verrà cremata, forse per timore di nuovi tentativi di rapimento.
Le analisi hanno innanzitutto confermato quanto ipotizzato fin dal primo momento: il feretro non è stato aperto, i sigilli sono ancora intatti come anche i bulloni che chiudevano la zincatura. Scongiurata dunque la possibilità di dover effettuare una verifica sui resti, per accertarsi appartengano proprio al presentatore. Anche se per farlo non sarebbe stato necessario riaprire la cassa ma solo praticare un foro ed effettuare un prelievo sulla salma.
Ci vorranno invece ancora parecchi giorni per avere i primi risultati certi delle analisi effettuate dal Reparto investigazioni scientifiche di Parma sulla superficie della cassa. I tecnici sono infatti andati a caccia di impronte digitali e residui biologici da cui ricavare Dna da attribuire poi ai sequestratori. Una ricerca impegnativa perché è possibile che il legno, se ben conservato e non esposto a particolari eventi meteorologici, abbia conservato ancora le tracce lasciate un paio d’anni fa degli operatori incaricati della chiusura, del funerale (venne persino portata in spalla da noti personaggi dello spettacolo) e della tumulazione. Gli esperti del Ris tuttavia sono andati in cerca anche di qualsiasi altro elemento estraneo si sia depositato sul legno: polveri, terriccio, foglie e quant’altro possa indicare dove il feretro sia stato tenuto in questi undici mesi.La bara infatti venne trafugata dal cimitero di Dagnente, località sul lago di Garda, nella notte tra il 24 e il 25 gennaio e poi nascosta in un luogo sicuro dove probabilmente è poi rimasta fino all’altro giorno quando i ladri hanno capito di doversene disfare. Un’operazione che avrebbero eseguito pochissime ore prima del ritrovamento, effettuato a Vittuone alle 14 del 7 dicembre da un signore a spasso con il suo cane. La cassa infatti nonostante giacesse all’interno di un piccolo canale di irrigazione, immersa in dieci centimetri d’acqua, non aveva riportato alcun danno.
Adesso che tutto il materiale repertato dai carabinieri è stato già trasferito a Parma, la bara non è più necessaria alle indagini e può tornare in possesso dei famigliari di Bongiorno. Operazione difficile da realizzare, per ovvi motivi, già ieri e per questo rinviata a domani mattina. Subito dopo, come annunciato da Daniela Zuccoli, Mike verrà riportato a Dagnente per la benedizione nella cappella privata della famiglia della moglie.

Ma la salma non verrà sepolta nuovamente nel piccolo cimitero, bensì cremata, con un particolare desiderio espresso sempre dalla moglie Daniela: disperdere le ceneri sul Cervino, montagna tanto amata da Bongiorno. Un desiderio che però dovrà fare i conti con le leggi italiane piuttosto restrittive in materia.

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