È un Salone disadorno senza uno spazio per la pesca

È un Salone disadorno senza uno spazio per la pesca

L’anno scorso il settore della pesca ha dovuto esporre i propri prodotti al secondo piano del padiglione C la cui altezza di 2,70 metri impediva agli stessi di allungare le canne e li obbligava ad andare nei corridoi per mostrarle al pubblico, cosa comunque molto difficile da fare vista la grande affluenza di visitatori.
Genova e il suo Salone oltre ad essere la capitale della nautica è diventata anche capitale della pesca sportiva, questo grazie al gruppo dei 33 espositori che in questi anni hanno creato dal nulla il settore della pesca arricchendolo anche di manifestazioni importanti con presenze importanti (Lippi) e reti Tv.
Quest’anno nel padiglione C al secondo piano come espositori sono presenti stand di servizi che nulla o poco hanno a che vedere con la manifestazione nautica.
Poiché la nautica non è solo il grande yacht è doveroso dare importanza anche ad un settore come la pesca che fa muovere tutto l’anno le piccole imbarcazioni, quindi consumi e lavoro. Tutto questo non con spirito di polemica ma costruttivo in prospettiva del 48º Salone Nautico.
Fishing Genova
Detto dagli addetti ai lavori, può sembrare una critica interessata.

Ma siccome più di un «visitatore» del Nautico di quest’anno ha mugugnato per non aver trovato il consueto spazio riservato agli appassionati di pesca, evidentemente l’offerta di questo Salone ha tradito una parte di domanda. Le barche sono fatte per fare le crociere, le gite sottocosta, le immersioni, ma anche le battute di pesca. E al di là delle battute, un Nautico che dorme, non piglia pescatori.

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