Coronavirus

Ansia da "zona rossa": le regole d’oro per combatterla

Cresce il numero delle persone colpite da ansia e depressione a causa delle restrizioni imposte per contrastare la diffusione del coronavirus. Ci sono però alcuni utili accorgimenti che possono aiutarci

Ansia da "zona rossa": le regole d’oro per combatterla

Da oltre 12 mesi la pandemia ha preso il controllo della vita di tutti, imponendo una nuova quotidianità fatta di restrizioni alla quale è difficile abituarsi. La vita di prima appare quasi un ricordo e cresce l'ansia con la nostalgia di quel senso di libertà che, di certo, non può trovarsi dentro le mura di casa.

Gesti semplici, come un caffè seduti al bar o andare a trovare i propri parenti e amici, sono stati e sono spesse volte delle chimere. Questo nuovo stile di vita ha causato in molte persone la comparsa di stati ansiosi, attacchi di panico e depressione.

Contro lo stress, le regola da seguire in casa

momento pc

Se la quotidianità è stata stravolta da quelle misure di sicurezza che, il più delle volte, richiedono di stare in casa, allora è necessario far divenire le pareti domestiche degli ambienti confortevoli dentro le quali distrarsi il più possibile. Ci sono alcuni accorgimenti facili da seguire per aiutare la nostra psiche, suggeriti su il Giornale.it da Stefano Callipo, presidente Osservatorio Violenza e Suicidio, psicologo clinico, giuridico e psicoterapeuta.

«In questi casi - afferma lo psicoterapeuta -risulta d’aiuto mantenere gli stessi orari pre-covid, anche per chi lavora in smart working, alzarsi sempre alla stessa ora e mantenere gli orari dei pasti. Alimentiamo le nostre relazioni anche attraverso i social - prosegue Stefano Callipo - pratichiamo attività fisica, poca ma regolare. Dedichiamoci alla qualità del sonno, non dimenticandoci che nella camera da letto si va solo per dormire, tutto il resto va fatto in altre stanze, evitiamo quindi di navigare ore sui social stando sul letto. Meglio un buon libro».

Contro l'ansia, bisogna prendersi cura di sé

farsi belle

Quante volte farsi belli allo specchio prima di uscire ci ha aiutato a sollevare il nostro umore turbato dai pensieri quotidiani? Non è stato un caso: è infatti scientificamente provato che prendersi cura di sé aiuta la psiche a stare meglio. Curare il nostro copro, la nostra immagine, pettinarsi bene, vestirsi anziché stare in pigiama tutto il giorno, sono dei comportamenti che possono aiutarci a rendere l’animo più spensierato.

Finisce tutto qui? Assolutamente no: dedicarsi alle attività creative come disegnare, scrivere poesie, realizzare una piccola costruzione, cucire o cimentarsi in nuove ricette da cucina allontanano la mente dall'ansia e dai cattivi pensieri, proiettandola solo verso il risultato che ci siamo prefissati di raggiungere.

Progettare, pensando al futuro, fa stare bene

pensare

Staccare la mente dal presente e proiettarla al futuro, pensando alle prime cose da fare dopo la fine di questo periodo fa assolutamente bene al cervello. A confermare questa dinamica è Stefano Callipo: «Cerchiamo di vedere la fase pandemica come un brutto temporale - afferma lo psicoterapeuta - dobbiamo aspettare che passi. Nel frattempo progettare il futuro ci fa vivere con anticipo la serenità che ci attende, il sole dopo il temporale

«Progettare il futuro - prosegue lo specialista - incide persino sul tono del nostro umore, mai come in questo periodo messo a dura prova. Certo è che da questa esperienza ne usciremo tutti cambiati, persino con nuove competenze. Non è raro vedere persone che progettano il proprio futuro professionale alla luce delle stesse esperienze acquisite.

Dobbiamo vincere l’hopelessness, il pessimismo, proiettandoci nel futuro, con ottimismo e fiducia».

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