Che viaggi da incubo con le vertigini a ogni km

Maria Sorbi

Chi non l'ha mai provato non può capire quanto disagio provochi. Ma il mal d'auto - così come il mal di mare e il mal d'aria - è in grado di rovinare tutto il gusto della vacanza. Assale 6 milioni di italiani quando viaggiano o si spostano sui mezzi di trasporto. Tecnicamente si chiama chinetosi (o cinetosi) e provoca nausea, vomito, sudorazione fredda, ipersalivazione, cefalea, estremo pallore, vertigini. Tutte quelle sensazioni che mal si conciliano con una partenza per il mare o con l'entusiasmo del viaggio al check in di un aeroporto.

Guai a chi sostiene che si tratti di suggestione o cose del genere. Si tratta piuttosto di un problema neurologico che viene scatenato da una sorta di distorsione delle percezioni: il nostro cervello si confonde perché l'apparato vestibolare (il labirinto auricolare, che ci dà il senso della stabilità) manda segnali contrastanti con quello che percepiscono gli altri organi di senso. Il rapporto tra il nostro schema corporeo e l'ambiente che lo circonda subisce una variazione causata da un moto che moto non è: non camminiamo, non corriamo eppure qualcosa si muove.

Ecco perché se guardiamo un punto fisso all'interno dell'automobile (per esempio se siamo sui sedili posteriori e fissiamo lo schienale davanti a noi) ci sentiamo subito male: l'organo di senso della vista comunica al cervello che siamo fermi ma il sistema labirintico invia continui segnali di movimento dovuti a quello dell'auto. Ed ecco il primo motivo scatenante della chinetosi. E non c'è rimedio. Una volta iniziata la sintomatologia non c'è terapia che tenga. L'unica è quella preventiva, bisogna cioè premunirsi e assumere qualcosa prima. In tanti pensano che i disturbi siano causati da un problema all'orecchi e si rivolgono inutilmente all'otorino.

COME FARE

Innanzitutto mettiamoci l'anima in pace: il mal d'auto dura per tutto il viaggio e anche quando siamo scesi dall'auto dovremo fare i conti ancora per un po' con uno stato di malessere. Gli attacchi sono più frequenti nelle donne durante il ciclo mestruale, in chi soffre di ipertensione e di emicrania, in chi è emotivo e nei bambini tra i 2 e i 12 anni. E non bisogna pensare che sia la vista l'unico organo di senso coinvolto nell'insorgenza della sindrome, poiché anche i non vedenti possono soffrirne.

Rimedi a posteriori non ce ne sono. Bisogna quindi giocare d'anticipo sui sintomi. C'è chi le ha provate tutte: dai cerotti alle gomme da masticare, dai farmaci da banco ai rimedi fitoterapici. Ma i medici spiegano che nulla è curativo, semmai aiuta ad alleviare i sintomi di nausea e mal di testa. Anche l'intervento del medico è inutile e può avere senso solo nel caso in cui vomito e diarrea abbiano provocato una forte disidratazione.

BENEDETTO ZENZERO

Qualcuno trova beneficio con lo zenzero. È indicato come «antiemetico nella cinetosi» anche nelle monografie dell'Oms (Organizzazione mondiale sanità) e dell'Agenzia europea per i medicinali. Ha un'azione anti-nausea e digestiva.

La migliore forma di assunzione è un dosaggio di 1.000 mg di radice polverizzata o preparazioni varie una mezz'ora prima di salire in auto. Un altro rimedio fitoterapico che sembra dare qualche risultato è la menta, se non altro per attenuare il senso di nausea.

QUESTIONE DI DNA

Molto spesso la cinetosi è ereditaria, incisa nella memoria del nostro Dna. Ma c'è anche una buona notizia. E cioè passa da sola, con il tempo. Quindi non deve causare un allarme eccessivo, poiché basta qualche semplice accorgimento per limitarne gli effetti e, con il passare del tempo, tende ad attenuarsi e a scomparire dopo l'adolescenza. Per questo i bambini ne soffrono e i genitori, che gliel'hanno trasmessa nei geni, no.

Tra i rimedi contro il mal d'auto, i più efficaci per i bambini sembrano: gli antistaminici, gli anticolinergici (cerotti da applicare dietro l'orecchio almeno 2 ore prima di iniziare il viaggio). Tra i rimedi alternativi invece ci sono i polsini, che si basano sul principio dell'acupressione che, esercitata in corrispondenza del punto P6 della medicina cinese (la zona interna dell'avambraccio, circa 4 cm dalla piega del polso), sembra essere in grado di controllare la nausea e il vomito. E poi esistono gli integratori, in particolar modo le gomme da masticare a base di zenzero, e gli oli essenziali, da inalare o succhiare assieme a zucchero e miele.

Oppure da annusare se imbevuti in un fazzoletto.

Altro passo fondamentale prima di mettersi in auto è mangiare qualcosa. Stare a stomaco vuoto non aiuta certo ad attenuare il senso di nausea. In macchina è bene che nessuno fumi e che la temperatura sia fresca.

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