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Kulusevski, gol e non esulta: ecco cosa c'è dietro...

Kulusevski è stato pagato 44 milioni di euro dalla Juventus ma non è ancora riuscito a imporsi in bianconero. Il suo gol senza esultanza contro lo Zenit è la reazione alle tante critiche ricevute in questi mesi

Kulusevski, gol e non esulta: ecco cosa c'è dietro...

Dejan Kulusevski ha deciso la sfida di Champions League tra la Juventus e lo Zenit San Pietroburgo. Il suo gol di testa al 3 minuti dalla fine su assist di De Sciglio ha permesso ai bianconeri di salire a quota 9 punti in classifica di ipotecare di fatto la qualificazione agli ottavi di finale. Lo svedese ha segnato il suo primo gol stagionale ma non ha esultato, è rimasto fermo quasi in segno di "protesta". L'ex Atalanta e Parma è stato sicuramente toccato dalle tante critiche ricevute tra l'anno passato e quello in corso dato che è stato pagato 44 milioni di euro dalla Juventus ma le sue prestazioni sono state spesso deludenti.

Amarezza e rabbia

Kulusevski ha segnato ma non ha esultato: è questo che tutti quanti hanno notato, Massimiliano Allegri in primis. Al termine del match in terra russa il 21enne talento bianconero si è espresso così ai microfoni di Amazon Prime Video: "Ho avuto paura quando ho visto la palla andare sul palo, ma poi è entrata. Sono molto contento per il mio primo gol in Champions League e della stagione".

Molti tifosi della Juventus hanno riempito di critiche Kulusevski rimproverandogli il fatto di essere discontinuo e spesso assente nei momenti decisivi. Anche ieri prima del match contro lo Zenit, tanti utenti sui social si erano scagliati contro Massimiliano Allegri per aver scelto di lanciarlo in campo al minuto 58' al posto di Federico Bernardeschi. In realtà questa volta lo svedese è stato decisivo per le sorti del risultato "zittendo" parzialmente le critiche.

Il problema maggiore per Allegri sarà trovargli la giusta collocazione in campo anche perché, per doti tecniche e fisiche, Kulusevski può ricoprire diverse zone del campo, da mezzala, a trequartista, esterno e seconda punta. La sensazione è che il ragazzo non abbia ancora trovato la sua giusta dimensione ma soprattutto la posizione corretta in campo per essere maggiormente ficcante e decisivo.

Questo gol, però, potrebbe anche avergli dato la forza per rialzarsi e ripartire alla grande per diventare uno dei punti di riferimento per i suoi compagni e per la Juventus che per lui ha investito una somma di denaro considerevole senza raccoglierne i frutti, almeno per ora.

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