Salute

Movember: tutti con i baffi per combattere il cancro

Movember, l’appuntamento annuale per la prevenzione nei riguardi del benessere della prostata. Un’occasione importante per effettuare visite mirate per scongiurare la presenza di patologie tumorali

Movember: tutti con i baffi per combattere il cancro

Movember bussa alla porta del mese di novembre e ricorda a tutti i gentiluomini che è giunto quel particolare momento dell’anno per prenotare ed effettuare una serie di visite di controllo. Una routine importante per il benessere della prostata, un appuntamento che potrebbe rivelarsi salvavita vista l’alta incidenza tumorale.

Quello alla prostata è il tumore tra i più diffusi e già diagnosticabile intorno ai 50 anni di età, oltre a una serie di problematiche fisiche e patologie legate alla salute dei testicoli e dell'apparato genitale. La sensibilizzazione gioca un ruolo fondamentale a riguardo, come la capacità di ascoltare il proprio corpo così da scovare eventuali cambiamenti. Ma cosa bisogna fare?

Movember: un mese elegante e con i baffi

Baffi

Il mese di novembre indossa un paio di baffi eleganti: è questo il simbolo del periodo ed emblema di un movimento mondiale con tanto di logo. Movember nasce dall’unione di due termini: mustache che significa baffi in inglese e november, un matrimonio simbolico che viaggia attraverso il relativo hashtag accompagnato spesso dall’immagine logo e cardine di due baffi bianchi su fondo nero. La campagna è nata per sensibilizzare nei riguardi della prevenzione maschile nei riguardi dei tumori della prostata ma anche dei testicoli.

Un argomento delicato, un appuntamento che gli uomini tendono a rinviare. Ma la prevenzione è tutto in questi casi, vista l’alta probabilità di ammalarsi: un uomo su otto può cadere vittima di queste patologie tumorali. Il movimento spinge a non eludere i controlli a partire dai 50 anni di età, così da intercettare per tempo eventuali malattie oppure escludendo la loro presenza grazie a una visita mirata.

Movember: i controlli e le visite da non mancare

Uomo con barba

Sono molte le associazioni e gli studi specialistici che aderiscono all’iniziativa di Movember, alcuni anche con visite e controlli gratuiti per incentivare la prevenzione stessa. È una strategia utile che permette una diagnosi precoce e la relativa efficacia dei trattamenti da mettere in atto, così da ridurre le percentuali legate ai decessi. Quali sono i controlli da effettuare e quando?

  • Dai 50 anni è consigliabile effettuare una visita urologica con esplorazione rettale su indicazione medica, per quella che è considerata la fascia d’età più critica
  • In caso di familiarità con patologie tumorali e oncologiche è meglio anticipare i controlli dai 40 anni
  • Una routine da mettere in atto, una buona abitudine a partire dai 20 anni così da sottoporsi ad almeno una visita urologica di controllo per valutare lo stato di salute
  • In presenza di cambiamenti improvvisi anche di tipo funzionale e fisiologico è meglio sottoporsi a un controllo medico

L’obiettivo è quello di trasformare questa tipologia di visite in appuntamenti fissi a cadenza temporale. I controlli diventano una routine per migliorare il benessere personale, spronando anche la sfera maschile a imparare ad ascoltare il proprio corpo in funzione della propria salute.

Movember: il movimento e la crescita dei baffi

Movember

Il movimento è nato nel 2003 davanti a una pinta di birra, grazie all’intuizione di due giovani australiani: Travis Garone e Luke Slattery. Attraverso il ritorno in voga dei baffi, sfoggiati per tutto il mese di novembre e non solo per questioni estetiche, Movember punta a sensibilizzare sull’argomento legato alle parti intime maschili incentivando le visite, fino a raccogliere fondi in favore di associazioni tematiche.

L’anno successivo Garone registra il termine Movember aprendo un sito dedicato, stimolando sempre di più l’interesse della gente nei riguardi della tematica e con relativo aumento delle donazioni da destinare a enti e associazioni legate alla salute. Con gli anni, il movimento ha visto crescere sempre di più la curiosità nei suoi riguardi e aumentare il seguito dei paesi partecipanti a livello globale, oltre alle raccolte fondi e alle campagne di sensibilizzazione. In particolare, ha acquistato importanza laddove non esiste un sistema sanitario nazionale su cui tutti possono contare, senza risorse finanziarie adeguate o in paesi in cui si registrano alti tassi di mortalità maschile.

Ma da qualche tempo il movimento ha ampliato il suo raggio d’azione, anche grazie a una comunity molto vasta di MoBros e MoSis e al relativo passaparola globale. Non solo prevenzione e sensibilizzazione nei riguardi delle patologie tumorali legate alla prostata e ai testicoli ma anche una campagna che parli apertamente di salute mentale. Movember è diventato un investimento necessario ad aiutare giovani e meno giovani a rimanere mentalmente sani, prevenendo una scelta drammatica come il suicidio.

Il tutto avviene attraverso un percorso mirato, utile a svecchiare l’immagine maschile dagli stereotipi legati alla mascolinità e incoraggiando al contempo una comunicazione più fluida con familiari e amici Con Movember nascono incontri anche nei posti di lavoro, nei club sportivi e nei luoghi di ritrovo dove parlare apertamente di queste tematiche così importanti.

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