Salute

Parkinson, un integratore migliora la qualità della vita

La ricerca condotta dalla dottoressa Michela Barichella e da altri specialisti è stata pubblicata su Neurology

Parkinson, un integratore migliora la qualità della vita

Sono circa 250mila gli individui colpiti ogni anno e attualmente non esiste una cura per debellarlo. Il Morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa a lenta, ma progressiva evoluzione. Il nome è legato al farmacista londinese del XIX secolo James Parkinson che per primo, nel famoso libretto intitolato"Trattato sulla paralisi agitante", descrisse i sintomi della patologia. Essa colpisce le strutture ubicate in aree profonde del cervello, meglio note come gagli della base, che partecipano alla corretta esecuzione dei movimenti. Il morbo si manifesta nel momento in cui la produzione di dopamina cala in maniera considerevole. Sia nel midollo che nel cervello compaiono poi accumuli di alfa-sinucleina, proteina questa forse responsabile della diffusione della malattia. Fra i molteplici fattori che concorrono al suo sviluppo, due sono quelli fondamentali: genetici e tossici. I sintomi principali del Parkinson si presentano in modo assimetrico, ovvero un lato del corpo è più interessato dell'altro, e sono: tremore a riposo, rigidità, bradicinesia (lentezza nei movimenti automatici), instabilità posturale.

Secondo quanto emerso da un recente studio pubblicato su Neurology e condotto dalla dottoressa Michela Barichella a capo della Nutrizione Clinica dell'ASST Gaetano Pini-CTO, le proteine del siero di latte arricchite con leucina e vitamina D, associate a un trattamento di riabilitazione intensiva multidisciplinare, migliorano la funzione degli arti inferiori e preservano la massa muscolare nei pazienti affetti da malattia di Parkinson. Per la ricerca pragmatica, bicentrica e randomizzata (1:1) avviata ad aprile 2017, gli specialisti hanno scelto 150 individui in regime di ricovero, per 30 giorni. Tutti sono stati sottoposti al MIRT (trattamento di riabilitazione multidisciplinare intensivo) una metodologia che coniuga l'intervento dei fisioterapisti con attività personalizzate da svolgersi mediante l'uso di device come il tapis roulant o la realtà virtuale. La dieta di una parte dei soggetti, inoltre, è stata arricchita con un integratore alimentare a base di proteine del siero di latte, con aggiunta di leucina, calcio e vitamina D. Lo stesso è stato somministrato due volte al giorno. Significativi i miglioramenti registrati. In un percorso di 6 minuti i pazienti che avevano assunto l'integratore hanno percorso 18 metri in più.

Si sono riscontrati, altresì, miglioramenti della forza e del tono muscolare.

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