Beppe Grillo ha chiesto le dimissioni di Ignazio Marino da sindaco di Roma. Nel farlo, però, si è lasciato sfuggire un tweet che ha creato indignazione sui social anche tra i fedelissimi del comico. "Elezioni a Roma il prima possibile - ha scritto Grillo - prima che la città venga sommersa dai topi, dalla spazzatura e dai clandestini".
L'accostamento tra i rifiuti, i roditori e gli immigrati ha creato uno scandalo online, tanto da obbligare lo staff di Grillo a rimendiare. Ma probabilmente la cura è peggiore della malattia: dopo qualche ora, infatti, sull'account del comico è scomparso il tweet originario, rimpiazzato da una frase più politicamente corretta in cui i "clandestini" sono stati sostituiti dai "campi dei clandestini gestiti dalla mafia". Una mossa che avrebbe voluto nascondere il fattaccio. Una cosa praticamente impossibile online, una legge della rete che il comico genovese e la Casaleggio Associati dovrebbe conoscere molto bene.
Tutto nasce da un post nel blog di Grillo, in cui il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni di Marino: "Roma deve essere liberata - si legge sul blog - non possiamo aspettare il 2016". Nel pubblicizzare questo articolo sui social, Grillo ha poi commesso da gaffe sui clandestini.
La frittata, infatti, è ormai fatta. E sono tantissimi follower che gli chiedono a Grillo un post di scuse esplicite: "Non basta la correzione, servono le scuse". Chi di rete colpisce, di rete perisce.
Dopo qualche ora anche la presidente della Camera Laura Boldrini ha ripreso Grillo: "
6080007553101px; line-height: 22.4671058654785px;">Accostare topi, spazzatura ed esseri umani non è politica, ma disprezzo",ha scritto su Twitter. "La democrazia - continua - si basa sul rispetto delle persone e delle differenze".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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