Salute

Sclerosi multipla, sono oltre 118mila le persone colpite

Il barometro di Aism fotografa un incremento della malattia degenerativa. Ben 3400 diagnosi in più rispetto all'anno scorso

Sclerosi multipla, sono oltre 118mila le persone colpite

Da un recente studio di Aism, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, http://www.aism.it la sclerosi multipla sembra aumentata vertiginosamente negli ultimi anni. Questa patologia consiste nella demielinizzazione della guaina mielinica causando lesioni al sistema nervoso centrale. Colpisce prevalentemente donne dai 20 ai 40 anni, è questa l’età in cui solitamente viene diagnosticata per la prima volta e può portare a una invalidità progressiva.

Il Barometro di Aism rappresenta una fotografia sulla malattia nel nostro Paese. "Quando abbiamo iniziato la nostra mappatura, tre anni fa, ci siamo trovati di fronte a una serie di dati molto frammentari, ma il nostro approccio rigoroso ci ha permesso di elaborare stime che ora vediamo pienamente confermate dai dati prodotti dalle Regioni e che ci permettono di dire che la popolazione di donne e uomini con SM cresce progressivamente ed è arrivata a 118mila persone", ha spiegato Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), sottolineando una autentica emergenza sanitaria e sociale.

Quest’anno la aettimana Nazionale della Sclerosi Multipla (26 maggio-3 giugno) coinciderà con i 50 anni di Aism. Le iniziative sono molte, tra cui la presenza di volontari nelle principali piazze italiane per sostenere la ricerca. Ricerca che avanza continuamente infatti, nonostante non vi sia ancora una cura definitiva, sono diversi i trattamenti che riducono gli attacchi e aiutano i pazienti a vivere una vita quasi normale. Per molti aspetti risulta ancora una patologia sconosciuta ma sono stati fatti molti passi avanti.

Basti pensare che fino a pochi decenni fa l’unico antiinfiammatorio disponibile era il cortisone, ancora oggi usato nelle fasi acute ma affiancato da altre terapie con meno effetti collaterali e soprattutto capaci di educare il sistema immunitario a non attaccare il rivestimento mielinico dei neuroni.

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