Secondo Natura

Si può vivere sani e a lungo? Ecco il segreto di una longevità sana

Adottando abitudini corrette possiamo rallentare l'invecchiamento

Si può vivere sani e a lungo? Ecco il segreto di una longevità sana

Vivere a lungo è sicuramente uno dei migliori auguri che possiamo fare a noi stessi e a chi amiamo. Ma le longevità non sono tutte uguali. C'è chi attraversa le stanze della vita solo con qualche ruga in più e senza dover fare i conti con medici e ospedali: detto in altre parole, anche da anziano ha una buona qualità della vita. E chi invece consuma gli ultimi anni della propria esistenza - anni che in molti casi diventando decadi - cercando di arginare una…"longevità malata".
È questa l'espressione usata da Camillo Ricordi, direttore del Diabetes Research Institute (DRI) e del Cell Transplant Center dell'Università di Miami, Miller School of Medicine, per parlarci del valore della prevenzione.

"Nei prossimi 20 anni la popolazione sopra i 65 anni raddoppierà. Negli Stati Uniti, il 90% degli over 65 soffre di una malattia degenerativa cronica e il 70% degli americani ha più di due comorbilità. Queste aggravanti aggiunte all'età comprendono anche tutti i fattori di rischio per le forme di Covid grave. La spesa sanitaria negli Usa è sempre più alta, ora raggiunge il 20% del Pil. E si è già stimato che per far fronte alla pandemia di malattie croniche (cardiovascolari, demenze, diabete, malattie autoimmuni) non basti il 90% di queste risorse.

Per questo prolungare la sopravvivenza sana diventa l'unica scelta sostenibile. A gravare sulla spesa sanitaria sono i malati e non i sani che invecchiano. Studi di economia, infatti, hanno rilevato che, se aumentiamo di 2,2 anni la sopravvivenza sana otterremmo un risparmio notevole, pari a 7 trilioni dollari nei soli Stati Uniti. A livello globale, un aumento della longevità sana di 1 o 10 anni produrrebbe una potenziale riduzione della spesa sanitaria rispettivamente di $38 o $367 trilioni. Oltre a prevenire la sofferenza umana imposta dalle malattie legate all'avanzare della longevità malsana, i risparmi generati dalla medicina della longevità sana (Healthspan Medicine) potrebbero permettere investimenti su altri progetti, ad esempio, potrebbero essere impiegati per ridurre la fame nei Paesi Poveri o combattere il riscaldamento globale".

Un'aspettativa di vita (sana) è legata al patrimonio genetico o si può "costruire", anno dopo anno?

"Una volta si credeva che il patrimonio genetico determinasse l'aspettativa di vita. Oggi invece si pensa che forse contribuisca al 15%, mentre l’85% è deciso da fattori epigenetici (ossia da come l'ambiente agisce sul DNA). Questo bagaglio di conoscenza e la consapevolezza che ne deriva ci dà un grande potere: con abitudini corrette possiamo governare le nostre vite. Si può rallentare l'orologio dell'invecchiamento mangiando in un certo modo, facendo attività fisica e tenendo sotto controllo lo stress. Poi si è visto da numerosi studi che molecole come la vitamina D, gli Omega 3, i polifenoli e attivatori delle sirtuine (le molecole della longevità) sono ottimi alleati della prevenzione".

Lei è coautore di uno studio dedicato all'azione antinfiammatoria dei polifenoli, che sono particolari nutraceutici, pubblicato l'anno scorso insieme con varie Università, Tor Vergata di Roma, Federico II di Napoli, il Diabetes Research Institute, da lei diretto, e il dipartimento di Neurologia presso University of Miami.

"Sono sostanze conosciute che, usate come supporto in malattie complesse come ictus e Alzheimer, ma anche nel diabete, rappresentano un grande aiuto. Chi soffre di una di queste patologie ha carenze di fattori protettivi: nei bambini ad esempio, il diabete 1 si manifesta in forma più severa quando i livelli vitamina D sono molto bassi; mancano spesso vitamina D e omega 3 sia nelle forme gravi di Covid che nelle malattie autoimmuni e nelle malattie degenerative legate all'eta".

Fra le molecole del benessere sono citate anche le sirtuine.

"Sì, lo studio approfondisce il ruolo dei polifenoli e attivatori delle sirtuine nell'inibire la cascata infiammatoria responsabile di ictus, infarti, malattie autoimmuni e infezioni. Una recente pubblicazione scientifica ha dimostrato, inoltre, come queste sostanze protettive possano inibire significativamente la replicazione virale, in vitro, non solo dopo infezione da SARS-CoV-2, ma anche nell'influenza stagionale. Le sirtuine sono sostanze prodotte dall'organismo sano, specie durante l’attività fisica e anche per effetto dell’integrazione di polifenoli. Sono antiossidanti naturali la cui produzione si riduce con il passare degli anni, dopo i 60 anni di età ne ‘fabbrichiamo’ sempre meno anche se siamo sportivi”.

Ricordi ha curato l'edizione italiana del libro dedicato alla longevità del professore di genetica David Sinclair (Lifespan, ed. Verduci) e il 14 giugno uscirà il suo nuovo libro Il Codice della Longevità sana (ed. Mondadori) che, in Italia, verrà presentato, a Positano il 18 giugno, e a Milano il 30 giugno alla Triennale.

Più informazioni sono disponibili sul sito.

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