Salute

"Troppo" smartphone può influire sulla pubertà. Cosa dice lo studio

Uno studio turco ha mostrato il rapporto causa-effetto che l'esposizione prolungata alla luce blu degli smartphone avrebbe sull'inizio precoce della pubertà. Ecco i risultati sui ratti e quali sono i consigli

"Troppo" smartphone può influire sulla pubertà. Cosa dice lo studio

Nuovi rischi dall'uso prolungato dello smartphone negli adolescenti, specialmente nell'età della pubertà che il Ministero della Salute indica nella fascia 8-13 per le ragazze e a partire dagli 11 anni nei ragazzi. Uno studio turco presentato al 60esimo "Incontro annuale di Endocrinologia pediatrica" ha dimostrato la luce blu dei telefonini potrebbe comportare squilibri ormonali anticipando i rischi di pubertà precoce.

Cosa dice la ricerca

La prof. Aylin Kilinç Uğurlu e il suo team di Ankara hanno visto gli effetti che ha sui ratti l'eccessiva esposizione: prendendo in esame tre gruppi da sei, hanno esaminato i topi che venivano esposti alla luce blu per sei ore o per 12 ore. Ebbene, i primi segnali di pubertà precoce sono stati osservati man mano che aumentava il timing quotidiano. Tra l'altro, "i ratti esposti alla luce blu avevano anche livelli ridotti di melatonina e livelli elevati di specifici ormoni riproduttivi (estradiolo e ormone luteinizzante), nonché cambiamenti fisici nel loro tessuto ovarico, tutti coerenti con l'inizio della pubertà", hanno spiegato gli esperti. Tra l'altro, all'esposizione di 12 ore "i ratti hanno anche mostrato alcuni segni di danno cellulare e infiammazione nelle ovaie" si legge su Eurekalert.

"Ecco cosa succede"

A parlare è la prima autrice dello studio, la prof. Uğurlu, che commenta la scoperta all'esposizione della luce blu "sufficiente per alterare i livelli di melatonina" ma anche in grado di "alterare i livelli di ormone riproduttivo e causare un inizio precoce della pubertà nel nostro modello di ratto. Inoltre, più lunga è l'esposizione, prima è l'inizio". Insomma, se usati male, gli smartphone possono creare anche ben altre problematiche rispetto a quelle già note della dipendenza e dell'arrossamento e stanchezza degli occhi. C'è da dire, però, che lo studio sui ratti non può applicarsi automaticamente anche agli essere umani "ma questi dati suggeriscono che l'esposizione alla luce blu potrebbe essere considerata un fattore di rischio per l'inizio precoce della pubertà", sottolinea l'esperta.

Gli eccessi dello smartphone

Il sempre maggior utilizzo di cellulari di ultima generazione ma anche dei tablet ha un effetto diretto anche sulla qualità del sonno sia dei più piccoli ma anche degli adulti. I ricercatori pensano che venga alterato il nostro orologio biologico perché la luce blu potrebbe inibire l'aumento serale della melatonina, elemento fondamentale per il riposo e il sonno. Questa è più alta soprattutto nella fase che precede la pubertà e potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel ritardare l'inizio di questo processo. In pandemia, costretti a lunghi mesi in casa, soprattutto le ragazze hanno dovuto fare i conti con pubertà precoce perché una maggiore esposizione alla luce blu dei telefonini era direttamente proporzionale alla riduzione dei livelli di melatonina: non è ancora un nesso causa-effetto scientificamente provato ma gli esperti ne sono fortemente convinti.

Quali consigli

Lo studio dovrà ancora andare avanti: lo step successivo sarà lo studio del danno cellulare e le infiammazioni rilevate dopo una lunga esposizione a questa luce blu che potrebbe avere un impatto a lungo termine anche sulla stessa fertilità. In conclusione, la prof. Aylin Kilinç Uğurlu ha consigliato di "ridurre al minimo l'uso di dispositivi che emettono luce blu nei bambini in età prepuberale, specialmente la sera, quando l'esposizione può avere i maggiori effetti di alterazione degli ormoni".

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