Vaccino contro la malaria in arrivo in Malawi, è il primo

Sarà disponibile per tutti i bambini di età inferiore ai 2 anni. In seguito arriverà anche in Ghana e Kenya

Vaccino contro la malaria in arrivo in Malawi, è il primo

Il primo vaccino per contrastare la malaria arriverà presto in Malawi, Paese del Sudest dell’Africa. Sarà disponibile per i bambini di età inferiore ai due anni. A dare la notizia è l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità. Come annunciato dall’organizzazione, questo farà parte di un “programma pilota storico”. Il primo Paese africano a poter usufruire del vaccino, chiamato RTS,S, sarà il Malawi. Nelle prossime settimane arriverà anche in Ghana e Kenya. Un comunicato emesso dall’Oms sottolinea che l’Organizzazione “Accoglie con favore il lancio da parte del governo del Malawi del primo vaccino contro la malaria nell'ambito di un programma pilota storico".

La malaria è una malattia provocata da un parassita, ed è trasmissibile all’uomo attraverso delle zanzare. L’Africa è il Continente maggiormente colpito, anche se molti casi si registrano in Asia e America del Sud. La malaria risulta essere la seconda malattia infettiva al mondo per mortalità dopo la tubercolosi. I sintomi di questa patologia sono aspecifici e la diagnosi, così come il trattamento, devono essere immediati.

Ogni anno sono più di 250mila i bambini che muoiono a causa della Malaria. E sono proprio i bambini al di sotto dei 5 anni di età quelli che rischiano maggiormente di contrarla e, nel loro caso, il decorso della malattia può essere molto spesso letale.

A livello mondiale sono circa 435mila le persone che muoiono ogni anno di Malaria, la percentuale maggiore è costituita da bambini. Come ha voluto sottolineare il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, il vaccino contro la malaria “Potrebbe salvare la vita a decine di migliaia di bambini”.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica