Il cibo può influenzare l'umore. Una dieta povera di grassi omega-3, infatti, mette a rischio l' umore, rendendo inclini a ansia e depressione. Lo rivela uno studio su cavie pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience da Sophie Layè e Olivier Manzoni dell'Istituto di neurobiologia dell'Istituto di Neurobiologia dell'Inserm di Marsiglia. Mentre un'altra ricerca, che ha visto coinvolti ben 12.000 volontari di età media di 37 anni, pubblicata sulla rivista PLoS One, mostra che una dieta troppo ricca di grassi trans e grassi saturi è associata a un rischio di sviluppare depressione del 48% più alto del normale. Che il cibo possa influenzare l'umore e altri tratti psicologici, nonchè le funzioni cognitive, è ormai oggetto di interesse di numerosi gruppi di ricerca nel mondo. Questi due lavori mostrano che i grassi, ben noto fattore di rischio cardiovascolare, potrebbero avere un peso anche sulla salute della psiche. Il gruppo di Manzoni ha studiato cavie nate da madri alimentate con una dieta povera di omega-3 (grassi buoni presenti nel pesce) e svezzati con la stessa dieta. Questi topolini hanno comportamenti indicativi di ansia e depressione. I topi presentavano inoltre ridotta plasticità neurale nella corteccia prefrontale e a livello del nucleus accumbens, due aree legate a disturbi dell'umore. L'altro studio, invece, diretto da Almudena Snchez-Villegas, dell'Università di Las Palmas (Gran Canaria), mostra risultati analoghi su persone il cui stato di salute è stato monitorato per un lungo periodo di tempo.
Gli studiosi spagnoli hanno trovato una stretta correlazione tra il tipo di dieta di ciascuno e il rischio depressione. Più è alto il consumo di grassi trans e saturi, maggiore è il rischio depressione. Viceversa, più è alto il consumo di olio d'oliva e grassi polinsaturi, minore è questo rischio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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