«Salviamo i soldati dal governo Prodi»

Dopo l'ultimo attentato, il contingente italiano in Irak va ritirato e messo al riparo da quel fronte interno che si preannuncia con il governo Prodi. È questa, in sintesi, la tesi espressa sul sito Internet di Magna Carta, il movimento per la difesa dei valori dell'Occidente, di cui è presidente Marcello Pera. «Chi chiedeva - si legge nella nota - 10, 100, 1000 Nassirya è stato accontentato. Chi ha bruciato in piazza la bandiera di Israele oggi può sventolare con fierezza quella di Bin Laden o di al Zarqawi. Chi teme le mani insanguinate di Bush oggi può stringere quelle dei terroristi che hanno fatto saltare in aria il convoglio militare italiano. Forse è bene che i soldati italiani in Irak tornino subito a casa, forse è davvero necessario il loro ritiro immediato».

Una missione così delicata e rischiosa, continua la nota, «non è immaginabile se il fronte interno è quello che si preannuncia con il nuovo governo Prodi. È necessario che la retorica della smobilitazione, della guerra ingiusta, dell'America assassina non esponga il contingente italiano a pericoli ancora maggiori».

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