Salvo il ragazzo che per vergogna ha tentato il suicidio

Ha solo 14 anni, ma un fisico tosto. Ecco perché, anche se è ancora bloccato a letto nel reparto Rianimazione del San Martino, questo ragazzo - che l’ha fatta grossa, lanciandosi dalla finestra di casa in un momento di sconforto - sta recuperando alla grande. E i medici, che l’assistono con un trasporto che va ben oltre la pratica clinica d’ordinanza, si sbilanciano già sui tempi di ripresa definitiva: «Due, tre mesi al massimo - confermano -. E delle conseguenze della terribile caduta non ci sarà più neanche la traccia». Un ottimismo che è subentrato nelle ultime ore, con sempre maggiore convinzione, dopo aver constatato che il quattordicenne rispondeva perfettamente alle cure. Eppure, quand’era arrivato all’ospedale il ragazzo, giovedì notte, gli stessi medici avevano scrollato la testa: gravi le sue condizioni, si temeva il precipitare della situazione generale entro poche ore. Ma intanto loro, i medici e lo staff di valenti infermieri del pronto soccorso e, poi, del reparto Rianimazione, non si sono dati per vinti. Come fanno sempre, del resto. Altro che le «fiction» televisive o cinematografiche! L’equipe medici-infermieri s’è messa all’opera con un’efficienza che non ha niente di spettacolare, ma tanto, tantissimo di concreto.
A ventiquattr’ore di distanza dal dramma - il dramma di uno studente modello che si è scoperto in un video di Facebook e non ha retto alla vergogna per essere stato in qualche modo irriguardoso con l’insegnante - il ragazzo ha ripreso il legame con la vita, la famiglia, il futuro, e con la comunità di amici e compagni di scuola che gli si sono stretti intorno, quasi volessero anche loro strapparlo dalle grinfie della Nera Signora. C’è stata e c’è tuttora la processione, al reparto del San Martino, per andare a trovare, e salutare, e confortare il quattordicenne.

I medici e i genitori fanno da filtro cortese, ma rigoroso, per non affaticare il ragazzo. Ma l’abbraccio, l’affetto, la solidarietà superano le barriere, aprono le porte, percorrono i corridoi, arrivano lo stesso a destino. In quella stanza dove la disperazione ha già lasciato il posto al sorriso.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica