da Milano
Il Sanpaolo guarda a tutti i dossier nell'ambito del risiko bancario, e se si parla poco della banca è perché l'istituto lavora «sotterraneamente». Lo ha detto ieri Enrico Salza, presidente dell'istituto torinese. «Guardiamo sempre a tutti i dossier come gli altri guardano al nostro», ha detto Salza. E a chi gli chiedeva come mai si parli poco del Sanpaolo, ha replicato: «Vorrà dire che siamo i più bravi a lavorare sotterraneamente». Unespressione lessicamente molto evocativa, che ha inevitabilmente acceso interesse sulle intenzioni di Salza. Che però si è ben guardato dallandare oltre: a una successiva domanda sull'identità del partner ideale ha risposto sibillino: «Lo sapete meglio di me». Quindi nessun commento su un eventuale dossier con Montepaschi, di cui si vocifera da tempo.
Alle parole di Salza hanno fatto eco quelle dellad Pietro Modiano, che ha confermato che «guardiamo veramente a tutte le opportunità che ci sono, riflettendo molto sui profili di creazione di valore per gli azionisti che ogni soluzione eventualmente propone».
Linterpretazione più ortodossa delle parole dei vertici del Sanpaolo corrisponde alla consapevolezza della necessità di una crescita, per listituto torinese. Sia per questioni industriali, sia per mettersi al sicuro da eventuali ostilità. «Siamo in fase di grande crescita, ha aggiunto Salza -. Ovviamente, dato che siamo una bella banca siamo appetibili, ma compete a noi alzare l'asticella in modo che chi ci volesse mangiare ci deve dare tanti soldi per mandarci a casa. Ma io penso che non avverrà».
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