«Ci adeguiamo, ma siamo dalla parte dei tifosi». Anche la Sampdoria prende posizione sui continui sbalzi di orari e giorni della partite che la riguardano. Cambiamenti sempre più imprevedibili che stanno sconvolgendo le abitudini dei tifosi, con scelte sempre più repentine prese dalla Lega Calcio o direttamente dal ministero dell'Interno, come spiega la società blucerchiata in un comunicato diffuso ieri, dopo le continue proteste arrivate in sede dal pubblico doriano a cui la dirigenza esprime «totale solidarietà perchè non vedono tutelati i propri diritti».
La nota della Sampdoria arriva dopo la decisione di anticipare a sabato sera, alle 20.30, la partita tra Sampdoria e Cagliari, fissata inizialmente per domenica pomeriggio e anticipata con soli 5 giorni di preavviso per lo spostamento a domenica di Torino-Catania gara considerata a rischio. Nel comunicato la società blucerchiata spiega di adeguarsi a quelle che sono le decisioni prese, ma sottolinea come «nelle ultime settimane, a seguito dei tragici fatti di Catania, il calendario di serie A è stato fatto oggetto di innumerevoli spostamenti di date e orari annunciati spesso con non più di quarantotto ore di anticipo».
«I continui spostamenti di data e orario degli incontri rispetto al calendario inzialmente preventivato - continua la nota della società - recano disagi e pesanti difficoltà ai tifosi e appassionati, fruitori in primis del prodotto calcio». Non è escluso che i tifosi blucerchiati, dopo lo sciopero del tifo attuato nella gara della scorsa settimana contro l'Atalanta, possano scegliere nuove forme di protesta, sfruttando anche il fatto che si giocherà in anticipo e con i riflettori delle televisioni accese su Genova.
Brutte notizie anche sul fronte squadra: Sergio Volpi starà fuori per almeno un mese.
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