«Sarà una Sampdoria con la stessa grinta della Roma dopo Manchester», aveva detto il patron Riccardo Garrone alla rifinitura di martedì mattina a Bogliasco. Non è andata proprio così al Friuli, visto che il primo tempo è stato al cloroformio, soprattutto rispetto alla partita d'andata, terminata 3-3. La ripresa invece si è vivacizzata dopo il gol su rigore di Iaquinta, ma alla fine il solito Quagliarella non è riuscito a fare il miracolo con un gran tiro dai 25 metri.
Berti: voto 5. Non impeccabile nella partita con la Roma, allo stadio Friuli fa venire il batticuore al decimo minuto quando non trattiene un pallone facile e rischia il patatrac.
Zenoni: voto 6 (22' st. Romeo 6,5 ha dimostrato personalità e Novellino lo ha promosso per il match con il Messina). Torna a destra per lasciare spazio a Pieri sulla corsia opposta, e dalle sue parti qualche cross arriva. Poco incisivo.
Accardi: Voto 5. Deve riscattare, insieme al compagno di reparto, la brutta prova dell'Olimpico ma alla fine, anche se non solo per colpa sua, ha sulla coscienza il rigore trasformato al 6' della ripresa di Iaquinta. L'arbitro vede un tocco di braccio in area del centrale e decreta il rigore che porta in vantaggio l'Udinese.
Falcone: voto 6. Stesso discorso per Accardi ma questa volta gli attaccanti dell'Udinese sono decisamente meno pericolosi di quelli giallorossi.
Pieri: voto 5,5. Torna titolare sulla corsia di sinistra, fa bene in fase di spinta ma non copre se c'è da recuperare.
Maggio: voto 5,5. Novellino preferisce il 4-4-2 e così Maggio torna a centrocampo per permettere a Quagliarella di spostarsi in avanti. Macina chilometri, come sempre ma non incide.
Parola: voto 5. Soffia il posto a Palombo e questa è la grande novità della settimana ma il risultato non è confortante.
Volpi: voto 6,5. Il capitano ha perso smalto. Il tiro più pericoloso è comunque il suo nella ripresa quando impegna il portiere bianconero in un miracolo che nega alla Samp il pareggio.
Koman: voto 6 (1'st. Franceschini 5, si mangia un gol fatto quando la Samp era sotto di un gol). Contro il Torino era stato l'uomo rivelazione. L'ucraino ha però meno incisività rispetto alla gara del Ferraris.
Quagliarella: voto 7. Ritrova la posizione di attaccante puro e sulla carta è la giornata migliore visto che si trova di fronte Iaquinta, con 14 gol all'attivo contro i 12 del blucerchiato, e che incontra l'altra squadra che possiede metà del suo prezioso cartellino. Forse tradito dall'ammonizione si fa ammonire per un fallo sciocco nel primo tempo e contro il Messina non ci sarà perché, diffidato, andrà in squalifica. Per il resto i palloni più pericolosi sono sempre i suoi.
Bazzani: voto 5 (27' st. Palombo 6 entra in partita ma è troppo tardi). Torna in campo dal primo minuto, anche se la forma non è certo delle migliori. Aiuta il centrocampo ma davanti non è ancora reattivo come deve essere un attaccante. Impalpabile.
Allenatore Novellino: voto 5,5. Appare più tranquillo rispetto alla gara dell'Olimpico quando rimediò anche il rosso ma non riesce a spiegarsi il rigore decretato contro la Samp.
Arbitro Damato: voto 5,5. Decreta un rigore per un fallo di mano di Accardi decisamente discutibile e la sua decisione cambia il volto del match.
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