Vincere o «morire». Battere il Palermo, sperando in un passo falso del Lecce, o dire addio alla serie A. Mai come oggi la salvezza della Sampdoria si gioca su due campi: Marassi dove Cavasin è ancora alla ricerca della prima vittoria e lo stadio San Nicola, teatro della sfida tra Bari e Lecce. Alla squadra blucerchiata restano due partite per colmare il gap di due punti con la formazione di De Canio che l'ultima giornata ospiterà la Lazio, mentre il Doria farà visita alla Roma. Quella di oggi potrebbe anche essere una tappa interlocutoria. Se la Samp batterà il Palermo e il Lecce pareggerà col Bari, l'ultimo turno vedrà le due squadre appaiate in classifica a 39 punti. In questo caso la Sampdoria avrebbe il vantaggio di una migliore differenza reti rispetto al Lecce e la possibilità di salvarsi, finendo a pari punti con i rivali. Tutti questi discorsi però rischiano di essere inutili se oggi la squadra blucerchiata non ritroverà la vittoria che in casa manca ormai da tre mesi (Sampdoria-Bologna 3-1). Sarà per questo che Cavasin sembra intenzionato a schierare per la prima volta tre attaccanti: Biabiany, Pozzi e Maccarone più Guberti, anche se Biabiany giocherà sulla fascia destra per poterne sfruttare la velocità. A sinistra Guberti. Sulla carta è un 4-4-2 molto spregiudicato in cui Palombo e Tissone saranno chiamati a un super lavoro a centrocampo per non perdere le distanze tra i reparti.
L'esperimento è stato provato e riprovato durante il ritiro blindatissimo di Novi ligure dove la squadra ha ricevuto la visita del presidente Riccardo Garrone che ha ribadito di credere ancora nella salvezza. Come dimostra di crederci la tifoseria pronta a ripetere anche oggi l'iniziativa della scooterata verso lo stadio. Sulla carta il Palermo dovrebbe arrivare a Genova senza grandi motivazioni avendo appena conquistato la finale di coppa Italia e il diritto a giocare il prossimo anno in Europa League. Nel Palermo però c'è Miccoli, cuore leccese, che presumibilmente non farà sconti. Anche Delio Rossi «avverte» la Samp: «Abbiamo le stesse motivazioni dimostrate contro il Bari. - ha detto il tecnico rosanero nella conferenza stampa della vigilia -. Le partite con Sampdoria e Chievo serviranno per preparare al meglio la finale di coppa Italia e per testare la condizione di alcuni elementi del nostro gruppo. Siamo determinati a dare il massimo, come sempre».
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