Cronache

Samp, il dodicesimo uomo è l’arbitro e non i tifosi

Samp, il dodicesimo uomo  è l’arbitro e non i tifosi

(...) di Talamonti, che colpisce la palla con il petto e, addirittura, nonostante sia vicinissimo, ritrae entrambe le braccia proprio per non toccarla. Insomma, un rigore meno rigore di così non esiste in natura. E - dopo una serie di torti arbitrali subiti nel corso di tutta la stagione - stavolta è l’arbitro a regalare letteralmente la partita al Doria. Un pareggio sarebbe stato senz’altro il risultato giusto e, sul mio personalissimo cartellino, come direbbe Rino Tommasi, ai punti, meritava un po’ di più l’Atalanta.
Il clan doriano lo riconosce con sincerità, quello atalantino non parla per protesta e lo mette anche nero su bianco: «Dirigenti e tesserati non rilasceranno dichiarazioni al termine della partita al fine di evitare di commentare le immagini relative ad episodi che, per l’ennesima volta, hanno condizionato pesantemente il risultato della gara». Comunque, a caval donato non si guarda in bocca e quindi la Samp fa bene a godersi i tre punti che rilanciano la squadra in un’ottima posizione di classifica. Ecco come ci si è arrivati ieri, in un pagellone molto particolare rispetto alla media dei pagelloni. Infatti, va dallo zero al dieci.
Castellazzi. Più che Castellazzi è una fortezza, para tutto il parabile e sradica due gol già fatti dai piedi delle punte atalantine. E pensare che l’avevano già prepensionato. Roba che nemmeno alla Fiat. Voto: 9.
Zenoni. Gemello disastroso di quello bravo visto in altre occasioni. Voto: 4.
Delvecchio (dal 57’). Come al solito fuori ruolo, come al solito un po’ arruffone, come al solito caracollante, come al solito utile. La squalifica gli ha fatto bene. Delvecchio ringiovanito. Voto: 6.
Accardi. Più centrale di Follini. E altrettanto decisivo per le sorti della sua squadra. La miglior cosa fatta da Novellino quest’anno. Bravissimo. Voto: 8.
Falcone. A volte, più che falconeggiare sfarfalleggia. Ma con Bastrini a fianco è davvero dura. Voto: 6.
Bastrini. Era un giovane promettente. Rimane un giovane. Voto: 4.
Pieri (dal 67’). Meglio di Bastrini, ma non ci voleva moltissimo. Voto: 5,5.
Maggio. Per lui è già estate. Il migliore in campo: difende, attacca, addirittura costruisce, nonostante i suoi piedi. Ed è sportivissimo nell’aiutare Ventola in preda a crampi, a palla in gioco. Chapeau. Voto: 9.
Palombo. Lotta, combatte, quasi segna. Certo, poi, i suoi passaggi sono rigorosamente per linee orizzontali. E non gli si può chiedere di costruire il gioco. Voto: 6.
Volpi. Per lunghi tratti della partita, sembra finito in pellicceria. Poi, si ricorda di essere Volpi e batte benissimo il rigore. Voto: 6.
Franceschini. Non fa una cosa giusta. Voto: 3,5.
Ziegler (dal 46’). Più che svizzero, sembra napoletano nella furbizia con cui inganna l’arbitro. Voto: 6.
Quagliarella. Inizia benissimo. Poi finisce. Voto: 5,5.
Bazzani. Si impegna molto e segna quasi senza accorgersene. Voto: 5,5.
Arbitro Orsato. Match-winner.

Voto:2.

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