Ora conta solo vincere. Basta chiacchiere e veleni, la Sampdoria se vuole ancora coltivare qualche residua speranza di salvezza oggi a Bari è obbligata a conquistare i tre punti. Non ci sono mezzi termini. E, al di là della fiducia ribadita da Edoardo Garrone in settimana, anche il tecnico Cavasin sa di giocarsi un bel pezzo di futuro. Già, perché se non dovesse arrivare il successo al «San Nicola», la serie B sarebbe davvero ad un passo. È stata una settimana a dir poco turbolenta per la Samp. Prima la sconfitta col Milan, quindi l'assalto al pullman (e le minacce) da parte di un gruppo di tifosi, poi ancora la lite a Bogliasco, tra alcuni sostenitori ed un sin troppo teso Cavasin. Una settimana blindata, sempre sotto scorta, chiusa nel ritiro romano della Borghesiana. Ma adesso la parola torna al campo. La buona notizia, per Cavasin, è il recupero di Gastaldello: il difensore padovano non è al meglio, in settimana ha lavorato a singhiozzo, ma dovrebbe partire titolare.
Non mancheranno le novità tattiche, visto che il tecnico blucerchiato sembra orientato ad affidarsi ad un 4-4-2 (e non, come sembrava in settimana, ad un 4-5-1) con Pozzi e Maccarone in attacco. A centrocampo il rientro di Poli, con Mannini e Guberti esterni. In difesa altro turno di riposo per Ziegler (diffidato), a cui dovrebbe essere nuovamente preferito l'ungherese Lazcko, che tutto sommato col Milan non ha demeritato. Volta centrale, Lucchini laterale destro. In porta Curci, nonostante i mugugni di qualche supporter. Annunciata la presenza di almeno 500 tifosi doriani al San Nicola. In una gara dove il Bari, ormai retrocesso, non si gioca nulla (quote molto basse da parte dei bookmaker per il segno «2»), e che secondo molti potrebbe risolversi con un successo blucerchiato. Ma il mister non si fida. «Lamarezza dei tifosi è la nostra amarezza. Sappiamo che i bonus per noi sono finiti. I tifosi, al di là di domenica sera, non hanno mai trasceso i limiti. Quella di Bari non è partita scontata, mi aspetto che la dea bendata ci dia quel che finora ci ha tolto».
Intanto, mentre si susseguono le voci sulla prossima stagione (con Alessio Secco nuovo possibile direttore sportivo e l'idea Colantuono come nuovo mister in caso di retrocessione), l'assemblea degli azionisti della Sampdoria ieri ha approvato il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2010, che evidenzia una perdita di poco più di 12 milioni di euro. Per coprire la cifra, già destinata parte della riserva versamenti in conto capitale, tra le voci del patrimonio netto, di oltre 12 milioni.