Cronache

La Samp sceglie un Lucarelli per evitare i gol

Il difensore, fratello del bomber Cristiano, arriverà dalla Reggina

Si chiama Lucarelli, ma non è un bomber. Di questi la Sampdoria ne ha già abbastanza; manca piuttosto, in casa blucerchiata, un difensore. Si chiama Lucarelli, ma di nome fa Alessandro, fratello del ben noto Cristiano. È un centrale e l'amministratore delegato della Sampdoria lo sta acquistando dalla Reggina. Sarà lui a completare la difesa di Novellino, impegnata più del dovuto nell'amichevole di ieri contro il Bolzano.
Poi, oltre al mercato e alle partitelle infrasettimanali, da Moena rimbalza «calciopoli». La Corte Federale, alla fine, ha stravolto anche la preparazione della Sampdoria. Tanto per cominciare la partita contro il Milan il programma il 5 agosto non ci sarà: niente trofeo «Seat Pagine Gialle», visto che i rossoneri da martedì notte sono stati nuovamente catapultati in Champion's. Ci sono i preliminari, quindi, da preparare e bisogna forzare gli allenamenti. Come dire, la squadra blucerchiata dovrà trovarsi un'altra avversaria. Un'amichevole in ogni caso ci sarà, ma da ieri la società è alla ricerca di una nuova formazione, di serie A, da poter affrontare.
Quella di ieri, con il Bolzano, intanto, è stata meno semplice del previsto: squadra un po' imballata, con qualche spunto tecnico degno di nota. Tanto per cominciare, il solito Delvecchio che ancora una volta si è guadagnato gli applausi dei tifosi, circa 200 quelli presenti ieri a Moena. È accaduto nel primo tempo con un gran gol che ha sbloccato il risultato per il 5-0 finale con doppietta di Flachi, gol di Bonanni e Bastrini.
Eppure ancora qualcosa da modificare c'è e l'organico non era certo al completo visto che il tecnico ha dovuto rinunciare a Bonazzoli; l'attaccante che aveva esordito già contro il Monti Pallidi segnando anche un gol, ha un problema agli adduttori. Solo un po' di affaticamento ma Novellino ha preferito non rischiarlo, anche perché l'allenatore vuole provarlo dal primo minuto contro il Parma, sabato; test decisamente più attendibile. E allora ecco che davanti, vicino a Flachi, è stato schierato uno degli ultimi arrivati, Fabio Quagliarella, per tentare anche questo esperimento. E anche perché, con tutti i bomber che la Sampdoria aveva fino a sette giorni fa, ora sono rimasti solo questi: il numero dieci e l'ex ascolano, con Bazzani che sta ancora effettuando un lavoro differenziato e Bobo Vieri avvistato tra Milano Marittima e Milano centro, pronto a dare il suo addio al calcio giocato. Anche perché Beppe Marotta non sembra disposto ad aspettare in eterno: «Ho grande rispetto per Vieri - ha tagliato corto ieri -. Ma devo anche averne per questo gruppo».
Questione centrocampo: con Volpi fermo ai box per la distorsione alla caviglia è stato Flachi ad indossare la fascia da capitano (evento più unico che raro visto il rapporto non idilliaco con gli arbitri); in mezzo il tecnico ha cambiato ancora, confermando però i due esterni Franceschini e Bonanni, autore sabato di una doppietta. In mezzo c'erano Parola e lo stesso Delvecchio, confermato dopo l'ultimo poker. Palombo è rimasto in difesa e l'esperimento è già la seconda volta che si ripete in appena tre giorni. Segnale importante, visto che in panchina, a disposizione, c'era comunque Falcone entrato solo a partita in corso. Gran parte degli applausi se li è guadagnati proprio il centrale. Altro giocatore uscito tra gli applausi, e qui siamo tra i nuovi arrivati, è stato Massimo Bonanni: qualche dribbling, buon tiro dalla distanza. E così l'esterno si è portato nello spogliatoio lo scettro, insieme all'ex leccese, di migliore in campo. Qualche problema in più, invece, in difesa: Maggio e Accardi non convincono ancora in pieno, mentre Terlizzi ha dimostrato già una discreta personalità, in attesa, ovviamente, dell'arrivo di Lucarelli. Vero è che Novellino ha rinunciato a due giocatori storici come Falcone e Zenoni, ma qualcosa non ha funzionato, anche se il Bolzano si è reso pericoloso in poche occasioni (una clamorosa nel primo tempo). Insomma, per Novellino, soprattutto nel reparto arretrato c'è da lavorare: «Voglio un po' più di personalità e di velocità - ha detto l'allenatore blucerchiato a fine gara -. Per il resto la squadra mi è piaciuta, siamo all'inizio e dobbiamo ancora trovare i giusti automatismi».

Intanto continua ad impressionare Delvecchio: «È un giocatore che ci sarà molto utile», chiosa il tecnico.

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