«Piacere, Mazzarri». Sbuca tra i palazzi di Corte Lambruschini a mezzogiorno esatto, con sciarpa della Sampdoria al collo, stringendo le mani allo sparuto gruppo di tifosi blucerchiati che si sono accalcati intorno allo Starhotel, per salutare il nuovo tecnico. Una stretta di mano a chi gli si avvicina, un sorriso abbozzato e poi, le prime parole da tecnico della Sampdoria, «la prima grande società nella mia carriera di allenatore, spero sia di buon auspicio».
Al suo fianco Beppe Marotta, che ricorda come, esattamente cinque anni fa, nella stessa sala, si fosse aperto il ciclo di Walter Novellino: «Sono stati anni emozionanti. Auguriamo a Novellino i più grandi successi con la sua nuova società (Torino ndr) - ha detto Marotta -. Abbiamo chiuso la parentesi con lui per una questione fisiologica: dopo tante stagioni, c'era bisogno di un rinnovamento per dare un segnale alla tifoseria. Fa parte del gioco». Da Walter a Walter, per la Sampdoria sembra cambiare poco, due allenatori che dimostrano carattere sia in panchina, sia davanti ai giornalisti, «ma, per favore, niente paragoni», chiede Mazzarri, «conosco Novellino dal punto di vista tecnico e non posso che reputarlo un grande allenatore. Però non voglio essere accostato a nessuno, Mazzarri è Mazzarri, con il suo carattere, la sua personalità, il suo modo di far giocare a pallone. Già quando era calciatore, nel vivaio della Fiorentina, mi accostarono ad Antognoni e non mi fu di buon auspicio».
A Genova assaggerà anche l'Europa, prima con l'Interoto, quindi, se la competizione dovesse andare per il meglio, con la coppa Uefa: «Teniamo conto che disputeremo la prima gara il 21 luglio, con le gambe imballate per la preparazione - ricorda il tecnico che avrà come secondo Nicolò Frustalupi, figlio dell'indimenticato Mario, bandiera della Samp negli anni '60 -. Ci sarà spazio per i giovani, quindi, se centreremo la qualificazione la Uefa diventerà un obiettivo importante, anche se più importante sarà per noi il campionato. Non prometto "calcio champagne", ma vorrei creare un gruppo che abbia un'anima».
Chiaro e limpido, come quando gli si chiede della squadra che avrà a disposizione: «Devo ancora ragionare con la società e fare le mie richieste, ma attenzione, non chiedetemi di parlare di mercato, perché io sono per il rispetto dei ruoli. È uno dei motivi per cui ho scelto questa società: parlando con il direttore e il presidente, mi sono reso conto che qui c'è grande rispetto. Il mio compito è quello di allenare la squadra che mi verrà messa a disposizione, non di discutere in pubblico su che squadra vorrei». Da lui quindi, nessuna indicazione sulla Sampdoria che verrà, anche se alcuni punti fermi Mazzarri li ha: «Indicherò alla società i ruoli da ricoprire, chiederò una rosa di 22 giocatori intercambiabili - sottolinea Mazzarri -. Mi farebbe piacere averne 18 di un certo livello, più 4 giovani da far maturare: in tre anni a Reggio ho fatto esordire 30 giocatori». Nessuna richiesta specifica, appunto, ma qualcosa il neo allenatore blucerchiato se l'è fatto scappare parlando di Sergio Volpi e del fatto che Novellino lo voglia portare con sé al Torino: «È un giocatore che piace molto anche a me» ha tagliato corto, e sull'argomento è intervenuto anche Beppe Marotta: «Volpi ha un contratto con la Sampdoria e, a meno di richieste particolari da parte del giocatore, in un mondo dove la pressione dei soldi si sente molto, sarà con Palombo uno dei punti fermi della nuova Samp».
Marotta ha poi fatto il punto sul mercato della società doriana che sta muovendo i primi passi. Ieri pomeriggio il primo summit con Mazzarri e Asmini (da lunedì diventato direttore sportivo), per capire come modellare la squadra. Sembra imminente l'arrivo di Caracciolo, «che vuole con forza la piazza di Genova», racconta Marotta. Per arrivare all'attaccante, si sta cercando di alleggerire il costo offrendo delle contropartite tecniche al Palermo. La torre rosanero non sarà l'unico acquisto in attacco: «Il reparto offensivo sarà la nostra priorità - spiega Marotta -. Speriamo di riuscire a trattenere Quagliarella per il quale si pensa di rinnovare la comproprietà con l'Udinese, visto che non abbiamo la possibilità economica di riscattarlo. Pozzi e Pellé? Ottimi elementi, ma se dovesse arrivare uno dei due lo farebbe come quarta punta». Non tornerà a Genova Salvatore Foti per il quale si valuteranno le proposte che gli arriveranno dalla serie B. Forte l'interesse per riscattare Ziegler, «speriamo in uno sconto del Tottenham, ma è un obiettivo primario. Si tratta di un ragazzo con grande voglia di imparare». In difesa saranno confermati solo Accardi e Zenoni, mentre Christian Maggio verrà riscattato dalla Fiorentina. Incerta la posizione di Gennaro Delvecchio: «Sappiamo che ha diverse richieste, spetta a lui decidere se rimanere o andare via», da completare anche il reparto portieri con il solo Castellazzi, al momento, arruolato. Daniele Padelli potrebbe diventare la riserva blucerchiata per la prossima stagione, sempre che il Liverpool non scelga di riscattarlo: «Attendiamo la loro decisione - spiega Marotta-.
Intanto, la procura antidoping del Coni ha presentato appello alla Caf contro la squalifica inflitta dalla disciplinare a Francesco Flachi, 16 mesi mentre la procura aveva chiesto per lui 24 mesi.
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