La Sampdoria prima nella classifica delle squadre accorte

La Sampdoria prima nella classifica delle squadre accorte

Per come dovrebbe guardare al gioco del calcio una persona di buonsenso in tempi ardui, a dir delle virtù tecnico-morali della Sampdoria targata Garrone-Marotta-Del Neri, che sul campo di casa è riuscita a far la festa all'Inter alla Fiorentina alla Juve al Genoa e al Milan, dovrebbe bastare il rapporto qualità/prezzo: dico di quanto è costato ogni punto conquistato nelle 34 partite giocate fin qui dalle prime 10 in classifica, nei confronti del rispettivo monte ingaggi. La Sampdoria, quarta in classifica a quattro turni dalla conclusione del campionato, in piacevolissimo odore di Champions League, risulta la più accorta nella speciale graduatoria guidata negativamente da una Juventus particolarmente sciagurata. Eccovi, espresso in milioni di euro, il costo di ogni singolo punto fin qui conquistato.
Prima, Juventus: 2,255 milioni di euro (115 milioni del monte ingaggi diviso 51 punti). Seconda, Inter: 2,143 milioni (150 milioni diviso 70 punti). Terzo, Milan: 1,957 milioni (125,250 diviso 64 punti). Quarta, Roma: 0,982 milioni (69,700 diviso 71 punti). Quinta, Fiorentina: 0,870 milioni (40 diviso 46 punti). Sesto, Palermo 0,810 milioni (30 diviso 37 punti). Settimo, Genoa 0,790 milioni (38 diviso 48 punti). Ottavo, Napoli 0,712 milioni (37 diviso 52 punti). Nono, Parma 0,565 milioni (26 diviso 46 punti). Decima, Sampdoria 0,420 milioni (24 diviso 57 punti).
Hai voglia di dire che Garrone ha il «braccino corto». A prescindere dal non insignificante dettaglio che in 8 anni di presidenza è già «uscito» di oltre 120 milioni di euro, ricordo i risultati sportivi ottenuti dalla squadra presa per i capelli sull'orlo del baratro. 2002/03: promozione immediata dalla B alla A. 2003/04: 8° posto in serie A. 2004/05: 5° in serie A, qualificata in Coppa Uefa. 2005/06: 12° in serie A. 2006/07: 9° in serie A, semifinalista di Coppa Italia. 2007/08: 6° in serie A, vince il torneo Intertoto. 2008/09: 13° in serie A, eliminata nei sedicesimi di Coppa Uefa, finalista di Coppa Italia. 2009/10: 4° in serie A a 4 turni dal traguardo, con probabilissima qualificazione in Europa League e anzi possibile ingresso in Champions. In uno dei mondi più pazzi del mondo, come potremmo non definire quella di Garrone una gestione oculata?
Essendo fedele a una tradizione imprenditoriale saldamente ancorata alla realtà, la famiglia Garrone si è sempre dimostrata disposta ad investire risorse persino esorbitanti, ma mai a buttar soldi. L'ultimo esempio è quello dello stadio di proprietà da regalare alla Sampdoria affinché possa garantirsi un futuro vantaggiosamente stabile..
Ma restiamo al fatto puramente tecnico. Ventisei punti totalizzò nei 19 turni dell'andata la squadra di Del Neri partita con svolazzi da scudetto e finita con ansie da retrocessione; 31 ne ha già conquistati al ritorno con 9 vittorie 4 pareggi e 2 sole sconfitte in 15 gare, al punto che sta volando a +16 rispetto al campionato scorso quando alla guida di Mazzarri era tredicesima a quota 41. Imbattuta in casa alla pari di Inter e Palermo, come difesa casalinga si fa oltretutto preferire avendo subito solo 10 gol a petto degli 11 dei nerazzurri e i 12 dei rosanero. Tutto ciò è naturalmente dovuto ai progressi che Del Neri ha gradualmente ottenuto in ordine all'organizzazione difensiva (finalmente puntuale e precisa l'esecuzione del fuorigioco comandato da Lucchini) che vede nella straordinaria coppia Palombo-Poli segnatamente supportata da Semioli sempre e Tissone a tratti un formidabile baluardo di contenimento avanzato per la porta valorosamente difesa da Storari. Inoltre, mentre un Cassano «più punta» (in questo aveva ragione piena Del Neri) segna 5 gol in 6 partite e «vede» la doppia cifra da quota 8, a maggior gloria di Pazzini che veleggia a quota 15 si sono finalmente rivisti scampoli dell'imperioso Mannini di inizio stagione. E allora vai, Sampdoria di tutte le speranze, a giocarti serenamente le tue carte nell'arena dell'Olimpico giallorosso. Dopo le tre vittorie contro Chievo Genoa e Milan, riuscissi a strappare un punto saresti da 10 e lode.
Che dire infine dell'orgoglioso risveglio del Grifone da 3 punti a Parma dopo la serie nera dei 3 punti in cinque gare? La classifica dice -12 rispetto al campionato scorso quando Marco Rossi Milito Thiago Motta Ferrari e compagni erano quinti in classifica a quota 60, ma da Gasperini in giù nessuno deve recitare il «mea culpa». Obiettivamente, a prescindere dalla cessione forzata del «trio meraviglia» (il Genoa non può assolutamente permettersi giocatori da 3 milioni di euro netti all'anno), il Grifone è stato duramente penalizzato dalle lunghe degenze in gran parte imputabili al gravosissimo e non adeguatamente remunerativo impegno supplementare di Europa League che la stagione precedente aveva sconquassato la Sampdoria. Al punto, mi sento di aggiungere, che i 48 punti sommati fin qui da Marco Rossi e compagni vanno obiettivamente considerati ottimi e abbondanti. OrA a Gasperini e discepoli non resta che giocare le ultime 4 partite all'insegna del calcio-champagne.

Se poi si riuscisse a riconquistare l'Europa League tanto di guadagnato, considerato che Preziosi - nel promettere 4 rinforzi pesanti «a prescindere» - ha inequivocabilmente affermato di aver imparato la lezione. Se invece fosse Intertoto, meglio rinunciare.

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