Sampierdarena: Marenco presidente rosso con le idee di sicurezza «rubate» alla Lega

Tra i due litiganti il terzo gode. E lunedì Franco Marenco, ingegnere ed ex portuale, di sorrisi non ne risparmiava di certo. Una lunga serie di brindisi per festeggiare la conquista del municipio di Sampierdarena con una coalizione che va da Rifondazione all'Udc di Casini passando per tutte le sigle intermedie (Idv, Verdi, Pd e Sinistra Ecologia Libertà).
Una coalizione che gli ha garantito il 64,64 dei voti, doppiando quasi i due candidati di centrodestra messi insieme: Roberto Cifarelli, candidato Pdl, e Bruno Ravera della Lega (Lorenzo Mazzi, con una lista civica sostenuta dall'estrema sinistra, ha preso solo mezzo punto percentuale). Rispettivamente col 23,47 e l'11,40, Cifarelli e Ravera hanno di fatto consegnato il municipio al candidato del centrosinistra. In un certo senso un candidato a metà, visto che dopo la caduta di Domenico Minniti (Pd) Marenco dovrà traghettare il municipio nei prossimi due anni fino alla scadenza naturale. Comunque, anche in vista del 2012, Marenco non ha esitato a fare sue molte delle tematiche del centrodestra sulla sicurezza: dalle telecamere, alla lotta alla prostituzione fino al ritiro delle licenze per i locali «troppo permissivi». Parole d'oro forse per il grande vecchio della Lega che all'insegna della «tolleranza zero» festeggia a livello personale e di partito un risultato elettorale che ha fatto triplicare i consensi al Carroccio.

Ma anche una risposta a chi diceva che «politicamente Ravera ha fatto il suo tempo» e vedeva in Cifarelli «un uomo del dialogo capace di dare alla municipalità un governo serio e moderato». Ai due ora il difficile compito di gestire l'opposizione nel parlamentino e ricostruire un'intesa. «Senza dimenticare - si sente ripetere in municipio - che due anni volano e il tempo stringe».

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