Possono «brillare», come scriveva Goethe. Possono straziare il cuore, come è successo allusignolo di una favola triste di Oscar Wilde. Possono, ovviamente, far innamorare. Però attenzione, perché possono anche ferire: «Sono come le donne. Sono delicate, ma se le prendi male ti pungono». Sono le rose.
Fiamma Satta, conduttrice di unascoltata trasmissione radiofonica, ne ha selezionate 57 sotto forma di poesie, canzoni, storie e favole, e le ha raccolte in un libro, che si chiama appunto «Rose damore», edito dalla Newton Compton. Le ha disposte un po a caso, come i fiori in un vaso, poi le ha legate con il filo delle sue esperienze e della sua sensibilità. Sono cinquasette, dispari, come vuole la regola, pronte per essere regalate. Poesie di Emily Dickinson, Totò, Dino Campana, Patrizia Cavalli, ma anche haiku giapponesi e le canzoni di Fabrizio De André, Ivano Fossati e Vinicio Capossela, intervallate dai ricordi, dalle suggestioni e dai pensieri dellautrice in questo suo personalissimo periplo attorno al frastagliato universo dellamore.
Non è un concidenza forse che la prefazione è stata affidata a Fiorello e la postfazione a Carlo Verdelli, il direttore della Gazzetta dello Sport, il giornale dalle pagine rosa. Il volume, e nemmeno questo è un caso, verrà presentato oggi 14 febbraio, giorno di San Valentino, al circolo Canottieri Aniene da Carlo Verdone, Giovanni Malagò, Piero Marrazzo, Giancarlo Leone, Jacopo Volpi, Sergio Valzania, Luca Dini e Carlo Verdelli.
«Non è facile avere a che fare con le rose - spiega Fiamma Satta -, fiori bellissimi ma delicati. Sì, sono proprio come le donne, meritano il massimo rispetto. Come loro, e come pure lamore, hanno tante, tante spine».
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