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Sandri, lite sulla perizia balistica "Proiettile deviato". "Non è vero"

Il proiettile che ha ucciso Gabriele Sandri sarebbe stato deviato: queste le conclusioni a cui è giunta la perizia balistica depositata oggi presso la procura di Arezzo. Il legale della famiglia Sandri: "Nessuna deviazione"

Sandri, lite sulla perizia balistica 
"Proiettile deviato". "Non è vero"

Arezzo - Il proiettile che ha ucciso Gabriele Sandri sarebbe stato deviato: queste le conclusioni a cui è giunta la perizia balistica depositata oggi presso la Procura di Arezzo, secondo uno dei legali dell’agente Luigi Spaccarotella, l’avvocato Francesco Molino. "Le conclusioni della perizia - ha spiegato - dicono che c’è stata una deviazione. Adesso leggerò attentamente il documento, ed il 27 febbraio il mio cliente sarà interrogato dal magistrato". Molino difende Spaccarotella, accusato di omicidio volontario, insieme all’altro legale Giampiero Renzo: Sandri è stato ferito a morte da un proiettile lo scorso 11 novembre, mentre si trovava nell’area di servizio di Badia al Pino sulla A1.

Perizia L’ipotesi di una deviazione sarebbe emersa anche da una perizia svolta dal Cnr e depositata a metà gennaio. L’esame avrebbe riscontrato la presenza sull’ogiva di tracce di zinco e alluminio, metalli presenti sul rivestimento della rete che venne attraversata dallo sparo esploso dalla carreggiata opposta a quella sulla quale si trovava l’auto con a bordo Sandri. La perizia balistica è racchiusa in cinque tomi, contenenti dettagli dei reperti recuperati, studi sulla traiettoria e studi di natura chimica sul proiettile.

Il pm Ledda: "Non commento" "Non commento la perizia - ha detto ai giornalisti il pm Giuseppe Ledda, che coordina le indagini -. Dico solo che la settimana prossima interrogherò di nuovo il poliziotto". Per i legali di Spaccarotella l’agente non avrebbe mirato verso l’auto dei tifosi laziali e lo sparo sarebbe partito accidentalmente, dopo un primo colpo in aria per fermare una rissa fra tifosi laziali e juventini. In base ad alcune testimonianze raccolte dalla procura, invece, Spaccarotella avrebbe sparato a braccia tese.

Il legale della famiglia Sandri "È stato dimostrato che il proiettile esploso dall’agente che uccise Sandri non impattò sulla rete di divisione e che non venne deviato". È la replica del legale della famiglia Sandri, l’avvocato Michele Monaco, alle anticipazioni fornite sulla perizia balistica diffuse dal difensore di Spaccarotella. "Non ho letto la perizia - spiega l’avvocato Monaco - e lo farò probabilmente lunedì.

Mi riservo quindi di prendere visione del documento prima di esprimere un parere". 

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