Bagdad - Una violenta esplosione ha scosso l'Assemblea Nazionale di Bagdad, il parlamento iracheno. La deflagrazione è avvenuta in un ristorante situato all'interno dell'edificio parlamentare, proprio in un'ora in cui il locale era affollato di deputati che stavano consumando il pranzo.
È di almeno otto morti, tra cui due deputati, e venti feriti il bilancio dell'attentato suicida. Lo ha comunicato il portavoce del comando Usa nella capitale William Caldwell. Secondo alcune fonti, l'ordigno sarebbe stato introdotto nell'edificio in parti separate, nascoste negli approvvigionamenti del ristorante. Altre fonti parlano invece di un attentatore suicida che indossava una cintura esplosiva. Nelle ultime settimane, le misure di sicurezza erano state rafforzate al massimo attorno al parlamento, in seguito ad informazioni di intelligence che parlavano della possibilità di un attentato. Anche i parlamentari erano stati spesso sottoposti a severi controlli e molti di essi hanno protestato aspramente, secondo quanto hanno riferito nei giorni scorsi diversi organi di stampa a Bagdad.
Tra i sospettati una guardia del corpo Fonti della sicurezza hanno riferito che le indagini sull'attentato si stanno concentrando sulla "guardia del corpo di un parlamentare". Secondo una prima ricostruzione l'attentatore, che indossava una cintura esplosiva e aveva con se una valigetta, si è fatto saltare in aria accanto alla cassa del locale. Le vittime accertate sono state identificate come Mohammed Hassan, membro del Fronte Nazionale della Concordia, il principale partito di estrazione sunnita coinvolto nel processo di normalizzazione politica del Paese, mentre del secondo, di cui non è ancora stato reso noto il nome, si sa solo che era un esponente dell'Alleanza del Kurdistan, il secondo partito per numero di parlamentari eletti.
Colpito un complesso fortificato L'Assemblea si trova dentro al perimetro della cosiddetta "zona verde", nel centro della capitale: si tratta del complesso super-fortificato, già palazzo presidenziale di Saddam Hussein in città, che ospita tra l'altro gli uffici del governo iracheno, il quartier generale della coalizione multinazionale a guida Usa e diverse importanti ambasciate straniere, comprese quelle americana e britannica. Malgrado la stretta vigilanza, in passato è stato spesso preso di mira.
"Per la prima volta colpito il cuore delle istituzioni" «È la prima volta che un attentato di questo genere accade all'interno di una istituzione irachena di questa importanza». A sottolinearlo è stato l'ambasciatore italiano in Iraq, Maurizio Melani, in una intervista al Tg1. Melani ha confermato l'esplosione all'interno del Parlamento, sottolineando che sarebbe avvenuta «nella buvette».
«Si tratta - ha aggiunto - di una area che è all'interno della zona verde ma in una area a protezione intermedia, in quanto vi è per la natura stessa del luogo un accesso notevole di parlamentari, anche di persone a questi collegate e di giornalisti e altro personale nei confronti dei quali in controllo è diverso rispetto a quanto avviene poi nella parte più interna». L'ambasciatore ha ricordato che «in passato sono stati colpiti diversi ministeri» precisando però che è «la prima volta che questo avviene nel Parlamento, in una zona a protezione particolare».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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