Sanità, è in arrivo un’altra stangata

«Alla fine i conti della sanità laziale devono tornare. Esiste un Patto per la Salute - quello del 5 ottobre 2006, che prevede un incremento di Irap e Irpef per le regioni che non riducono il disavanzo così come previsto dai Piani di rientro - e se il 31 dicembre non si raggiungono gli obiettivi non restano che due soluzioni: una maggiore imposizione fiscale o un commissario ad acta per la Sanità, come indicato nella Finanziaria 2008. Bisogna risanare controllando i meccanismi che generano spesa, senza confidare nell’aiuto statale». Parole come pietre quelle del sottosegretario alla Salute, Serafino Zucchelli (Ds). Almeno per il governatore del Lazio, Piero Marrazzo, e l’assessore regionale alla Sanità, Augusto Battaglia. E pensare che quest’ultimo venerdì aveva dichiarato baldanzoso: «Abbiamo capito da dove deriva l’extradeficit di 214 milioni e possiamo recuperare gran parte di quella cifra. Nella seconda settimana di ottobre avremo un approfondimento sui conti con il Governo e chiederemo il congelamento di tutto l’extradeficit». Cioè di quello «sforamento», relativo al 2006, determinato da 39 milioni di euro di contributi a favore dell’Arpa in più rispetto a quelli registrati, e da 175 milioni derivanti da errori nella registrazione delle prestazioni della mobilità passiva.
Ma le dichiarazioni di Zucchelli escludono l’ipotesi di un «congelamento», spalancando le porte all’ipotesi peggiore: un nuovo aumento dell’addizionale regionale Irpef e dell’aliquota Irap, «che già oggi nel Lazio sono altissime» ricorda il sottosegretario. Attualmente l’addizionale Irpef è all’1,40 per cento e il probabile aumento sarebbe dello 0,5 per cento: cioè quello massimo. Giovedì era stato lo stesso Zucchelli a sottolineare come il bilancio della riduzione del deficit sanitario «per il Lazio sembra essere lontano dagli obiettivi previsti». Una bocciatura che aveva seguito quella «categorica» contenuta nella relazione al ministero dell’Economia del Direttore regionale delle risorse finanziarie, Paolo Artico. E ieri il capogruppo regionale dei Sr, Donato Robilotta, ha scritto al Presidente della commissione Sanità, Luigi Canali «per richiedere - annuncia - una audizione urgente di Artico e del responsabile dell’advisor Kpmg, già per la riunione di martedì prossimo. Il deficit del 2006 non è di 1,2 miliardi di euro, come dichiarato da Marrazzo in aula, bensì di 1,8 miliardi: un peggioramento dei conti che rende auspicabile il commissariamento della Regione».
Sulla vicenda è intervenuto anche il senatore di An, Andrea Augello: «Già nei mesi scorsi - spiega l’ex assessore regionale al Bilancio - avevamo denunciato come lo sfondamento del 2006 non fosse poco più di 90 milioni ma di circa 280 milioni. Oggi il ministero del Tesoro è giunto alla stessa conclusione.

Allo stesso tempo l’assessore ha garbatamente cercato di nascondere che per il 2007 si sta manifestando un ulteriore sfondamento di circa 200 milioni al 30 giugno di quest’anno. Il che significa che al 31 dicembre la cifra potrebbe raddoppiarsi».

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