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Sanità, al Besta arrivano i nuovi medici-robot

Grazie alle nuove tecnologie si riuscirà a operare con più precisione il tumore, senza intaccare i tessuti sani

Un nuovo robot chirurgico e una risonanza magnetica di ultima generazione sono le innovazioni tecnologiche di cui si è dotato l'Istituto Neurologico Besta. «Queste innovazioni - ha detto Carlo Borsani, presidente del Besta - sono parte di una strategia basata sul continuo aggiornamento e sul potenziamento delle attrezzature tecnologiche che concorrono a fare della nostra Fondazione uno dei Centri di riferimento della neurologia e della neurochirurgia a livello nazionale. Come testimonia, peraltro, la provenienza di circa il 54% dei pazienti dalle altre regioni italiane e, in alcuni casi, anche dall'estero».
Il robot chirurgico si chiama Cyberknife, ed è stato acquisito con un leasing di 8 anni per 12,9 milioni di euro a carico della Fondazione Besta. La risonanza magnetica è invece costata 4 milioni di euro, di cui 2,7 milioni erogati da Regione Lombardia, a cui si aggiunge l'acquisto di un angiografo grazie a 2 milioni di euro finanziati dal Ministero della Salute.

Di tutte queste nuove apparecchiature la più affascinante è il Cyberknife, che «durante l'intervento radio-chirurgico - ha spiegato Laura Fariselli, direttore dell'Unità di Radioterapia - localizza con estrema precisione la sede del tumore e orienta il fascio di radiazioni del bisturi cibernetico sul letto operatorio, permettendo di ridurre in maniera significativa l'irradiazione dei tessuti sani adiacenti al tumore».

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