Roma - Il sistema sanitario di Campania e Molise è stato commissariato. "Un atto dovuto - ha affermato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi - perché si sono prodotti i presupposti di legge sulla base delle conclusioni dei tavoli tecnici Stato-regioni dei piani di rientro dal disavanzo strutturale e dell'effettiva erogazione dei livelli essenziali di assistenza". I commissari sono i governatori delle due regioni Antonio Bassolino e Michele Iorio.
Secondo un documento del ministero del Welfare, la spesa sanitari del Centro-Sud rischia il prossimo anno di avere un "effetto devastante". Inoltre per la Campania "la manovra necessaria per ricondurre in equilibrio strutturale l'anno 2009 valutata in circa 881 milioni di euro, anche alla luce della nuova stima delle entrate fiscali, risulta non garantita". Per il Molise la manovra è stimata intorno à 90 milioni di euro (89,57) ma anche questa "non risulta garantita".
Una dura critica alla decisione del Governo è venuta dal Presidente della Conferenza Stato-Regioni Vasco Errani. "Non condivido la decisione presa oggi dal Governo di commissariare le Regioni Molise e Campania in relazione allo stato dei conti della sanità. Si poteva e si doveva seguire un'altra strada" perché, ha detto, "c'era l'impegno, prima di procedere a provvedimenti del governo, a svolgere un confronto politico di merito, che invece, non si è tenuto. Mentre c'erano le condizioni per giungere ad un accordo in grado di garantire un'efficace gestione dei piani di rientro ed azioni coerenti e tempestive".
Contraria anche la Giunta regionale della Campania secondo cui la decisione del commissariamento "é sbagliata e rappresenta una evidente forzatura istituzionale". E per l'assessore alla Sanità Mario Santangelo il commissariamento "non è affatto un atto dovuto, come sostiene invece il ministro Sacconi", ma "rappresenta invece un grave strappo nei rapporti istituzionali tra Governo e Regioni, dettato da motivazioni tutt'altro che tecniche". Perché, ha detto, "nel novembre scorso a seguito di identiche conclusioni raggiunte dai tavoli di verifica, il Governo scelse di attivare per Campania e Molise procedure radicalmente differenti rispetto a quelle avviate per la Sicilia. Da quel momento è emerso con chiarezza il carattere discrezionale e del tutto politico della linea seguita nei confronti del delicatissimo lavoro di risanamento finanziario della sanità portato avanti, con rinnovato e particolare sforzo negli ultimi tempi, nella nostra Regione".
Soddisfazione è stata invece espressa dal governatore del Molise Michele Iorio. "Ora ho tutti gli strumenti per intervenire con rapidità nel riordino del sistema", ha detto ed ha spiegato che "é stato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a comunicarmi nel corso della riunione di oggi dell'Esecutivo la decisione che mi aveva anticipato personalmente ieri".
Sale a quattro quindi il numero delle regioni in Italia per cui è stato chiesto il commissariamento del sistema sanitario, già attuato per Lazio e Abruzzo. Bassolino e Iorio saranno affiancati da due sub commissari "di comprovata esperienza della gestione di attività socio-sanitarie con cui opereranno sulla base delle indicazioni del tavolo tecnico Stato-regione per azzerare il disavanzo".
"La decisione di commissariamento - ha sottolineato Sacconi - non è un'attività meramente finanziaria ma un processo di riorganizzazione che deve consentire la produzione di servizi territoriali socio-sanitari-assistenziali più diffusi e qualificati, di ricoveri ospedalieri appropriati in strutture pubbliche e private, dotate di adeguate tecnologie e professionalità, e di una più generale razionalizzazione dei costi in un contesto di contabilità affidabile".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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