Sanità, donazioni sangue: uno su 10 scopre malattie nascoste

L'associazione donatori dell'istituto nazionale dei tumori rivela che in tanti scoprono di avere una patologia durante le analisi volontarie

Donare il sangue è un gesto nobile che non aiuta solo gli altri, ma anche se stessi: nelle visite per diventare donatori, infatti, poco meno di una persona su dieci scopre di avere una patologia infettiva, del sangue o una cardiopatia, che non presentava ancora sintomi. Lo sottolinea l'associazione donatori di sangue dell'Istituto Nazionale Tumori (Adsint) di Milano. A seguito delle 9.412 visite mediche effettuate nel 2009 ai donatori di sangue dell'Adsint, gli accertamenti cardiologici sono stati 1.098, comprendenti visite (654), elettrocardiogrammi (288) e ulteriori approfondimenti diagnostici. Sono state inoltre richieste 322 consulenze specialistiche oncologiche e 662 accertamenti radiologici, di cui 531 radiografie al torace.
Per questo, spiega Rocco Cocchia, presidente di Adsint, «donare il sangue oltre ad essere fondamentale per chi lo riceve è anche un ottimo strumento di prevenzione per la propria salute, visti gli esami e le visite a cui si è sottoposti per poter essere donatori.

Inoltre la richiesta di sacche è in costante aumento per l'evoluzione delle tecniche di cura del tumore che richiedono sempre più sangue, per questo siamo in costante ricerca di nuovi donatori».
Per diventare donatori di sangue è possibile contattare la segreteria dell'Adsint o presentarsi al mattino a digiuno presso la sede di via Venezian a Milano per fare il primo accesso.

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