Sanità e consulenze, nervi tesi in Regione

Parli di tagli alla Sanità, butti lì la parola «consulenze». E agli assessori saltano i nervi. Il consiglio regionale non ha un ordine del giorno di quelli che evocano battaglie epiche, ma due interrogazioni al veleno attendono al varco la giunta. Claudio Montaldo (Sanità) e Massimiliano Costa (vicepresidente della giunta) devono rispondere non solo agli «avversari». L’assessore diessino la fronda ce l’ha in casa. Gliela fa Luigi Cola, che è da luglio scorso che aspetta una risposta e non riesce ad averla. In ballo c’è la solita calcolatrice impietosa dell’assessore. Dice che deve chiudere il reparto di urologia al San Carlo di Voltri: 12 posti letto in meno. Parola di bilancio. Cola chiede il perché. In estate si era sentito dire che tra tutti gli ospedali di Genova i reparti di urologia funzionavano a metà, che il tasso di occupazione dei letti era del 44 per cento. «Ma io voglio sapere che tasso ha Voltri, perché è lì che spariscono i posti - tuona il consigliere di maggioranza -. E poi tra Savona e Sampierdarena questo ospedale serve un bacino d’utenza immenso». Il dato diviso per ospedali non c’è. O meglio Montaldo continua a non darlo. E Cola fa lo 007. Ci mette poco a scoprire che Voltri funziona come un orologio: 85,1 per cento di tasso di occupazione. «Non solo - aggiunge -. Ho scoperto che già è andato in pensione il primario e sono andati via 3-4 medici». Montaldo ha risposto piccato, dal compagno Cola proprio non se l’aspettava. «Gli ho anche suggerito, se proprio deve tagliare al San carlo, di spostare 6 dei 24 posti di chirurgia per lasciare almeno un’urologia dimezzata a 12». Ma soprattutto gli ha detto che se il suo personale non è in grado di fornirgli i dati per rispondere in aula, è meglio che lo cambi. Che lui non sarà un Turigliatto alla ligure «ma non ci sta a fare il consigliere per scaldare la seggiola».
Incassata la sberla da sinistra, la giunta si gira a destra e ne prende un’altra. Matteo Rosso presenta il «solito» conto. Un’altra richiesta di chiarimenti su due nuove consulenze. «A persone non liguri, per 600 euro al giorno», precisa. Massimiliano Costa replica chiudendo: «Le ho dimostrato che non ci sono clientelismi». Autogol. «Clientelismi? Non ne ho parlato, ma se ne parla lei...- allarga le braccia Rosso -. Io non sto scegliendo gli incarichi per sfruttarli politicamente, ma per ogni incarico ben retribuito, ho deciso di presentare un'interpellanza per chiedere chiarimenti.

Infatti sono molte le interpellanze da me presentate sull'assegnazione di incarichi e, nonostante siano ormai alcuni mesi che io ho iniziato questa battaglia, ad oggi stiamo ancora discutendo le delibere del 1° dicembre!!».

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