Sanità Federalismo fiscale contro il collasso del sistema

LA «CURA» Per il presidente di Fare Sanità, «ci sono capitoli di spesa da riconsiderare secondo gli indicatori generali»

Il sistema sanitario del Lazio è sempre più lontano da un modello di Sanità «virtuoso» e appare, giorno dopo giorno, più malato: sfiora, difatti, il collasso, stretto in una morsa soffocante di debiti, pari a 12 miliardi di euro. Un’emergenza analizzata nel convegno «Sistemi sanitari regionali e federalismo fiscale», organizzato dall’associazione Fare Sanità, a Palazzo Marini, dove camici bianchi e istituzioni hanno proposto soluzioni per sanare il disavanzo. Ripianabile, secondo il presidente dell’associazione, Pierfrancesco Dauri, economizzando alcuni capitoli di spesa che, nelle Asl e nelle aziende ospedaliere, contribuiscono a far lievitare il deficit sanitario: «Tra questi - spiega l’anestesista - la spesa per l’acquisizione di beni e servizi, che non deve essere lasciata all’intuizione di un direttore generale, ma modulata con indicatori generali. Nel dettaglio, il sistema di Valutazione delle tecnologie sanitarie (Health technology assessment) garantisce livelli assistenziali a tutela della salute delle persone, con regolamentazioni efficaci, mirate a contrastare la presenza, nella sola capitale, di 12 neurochirurgie e 4 centri trapianti, che incidono pesantemente sulla spesa sanitaria». Uniformare il costo delle prestazioni erogate su scala nazionale per garantire un livello di assistenza omogeneo, percorrendo la strada del federalismo solidale è la chiave per il vice ministro alla Salute Ferruccio Fazio, che spiega: «Non c’è una valida alternativa al federalismo fiscale per arginare il deficit sanitario. Bisogna guardare alle regioni virtuose che hanno messo la Sanità a sistema, misurando, al tempo stesso, le uscite con controlli sulle prestazioni». Sulla vicenda si è espresso anche Cesare Cursi, responsabile della Sanità del Pdl: «Ci troviamo di fronte al difficile compito di modernizzare il sistema di redistribuzione delle risorse all’interno del nostro Paese.

Il «Testo Calderoni», ossia la legge sul federalismo fiscale, prevede la presenza di un fondo perequativo che assicurerà alle regioni in sofferenza finanziaria, risorse aggiuntive tali da garantire l’integrale copertura delle spese corrispondenti al fabbisogno standard per i livelli essenziali delle prestazioni».

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