Sanità, fiducia a metà a Montino «Presto un nuovo commissario»

(...) paventato nei giorni scorsi dal ministro Sacconi, insomma la sopravvivenza stessa delle casse regionali e dell’assistenza. Ieri il viceministro del Welfare Ferruccio Fazio ha dato una sorta di fiducia condiazionata al vicepresidente Esterino Montino e al subcommissario Mario Morlacco, rinviato ab giudizio dalla Procura di Bari, in considerazione del fatto «che il momento per la sanità del Lazio è delicato». Fazio ha comunque annunciato che il nuovo commissario sarà nominato «quanto prima». A proposito della riorganizzazione della rete ospedaliera, Fazio sottolinea che «occorre parlare di riqualificazione della sanità, dell’ospedale e del territorio. È importante capire che nel momento in cui si chiude qualcosa si deve aprire qualcos’altro».
A chiedere al governo di fare presto sulla nomina del nuovo commissario è il presidente della commissione Sanità della Regione, Luigi Canali, secondo il quale «la salute dei cittadini del Lazio è cosa troppo importante per poter essere bloccata. Per questo la commissione invita il governo a nominare immediatamente un nuovo commissario alla sanità, che non abbia come unico ed esclusivo mandato quello di bocciare ogni spesa necessaria ed abbassare il numero delle prestazioni indispensabili ai cittadini che rappresentiamo».
Canali ieri ha sospeso i lavori della commissione riunitasi in mattinata a causa dell’assenza dei consiglieri dell’oppsozione, dimissionari. «La Commissione - ha detto Canali - ha deciso di chiedere formalmente al presidente del consiglio regionale di fissare un itinerario della prossima attività, tanto in commissione quanto in aula, un itinerario istituzionalmente corretto che sia condiviso dall’opposizione e che ci accompagni fino alle prossime elezioni». «E questo - prosegue Canali - perché davanti alla commissione e al consiglio giacciono importanti provvedimenti da esaminare e discutere, dallo stesso bilancio alla rete ospedaliera, dai criteri di nomina dei direttori generali e dirigenti di secondo livello alla riorganizzazione delle Asl e al piano di riassetto delle Rsa, soltanto per citarne alcuni». Poche ore dopo si sarebbe appreso che quella sospesa ieri è stata l’ultima riunione della commissione, visto che oggi il consiglio sarà sciolto.
Chi non rimpiangerà certo Marrazzo è Fabio Desideri, consigliere regionale del Pdl. «Marrazzo chiude e male una brutta pagina della nostra Regione - dice Desideri -.

La maggioranza di sinistra-centro, che lo ha accompagnato nella politica fallimentare di chiusura degli ospedali e di imposizione dei superticket, solo per fare due esempi, avrà ora la pesante responsabilità di rispondere delle condizioni in cui l’ente viene riconsegnato ai cittadini dopo cinque anni di cattiva amministrazione».

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