Sanità italiana la peggiore d’Europa

da Roma

Cattive notizie per la Sanità italiana. L’Euro Health Consumer Index, l’indagine annuale sull’assistenza sanitaria nell’Ue, per il 2007 ha assegnato al sistema sanitario pubblico italiano il diciottesimo posto in classifica su 29 Paesi. È però anche l’ultimo perché l’Italia condivide la posizione con altre otto nazioni. Lo ha reso noto ieri la Health Consumer Powerhouse, una delle associazioni leader in Europa per la consulenza sanitaria, con sede a Stoccolma e Bruxelles, che ogni anno realizza un’indagine per valutare il livello dei servizi sanitari nei Paesi europei. Il vincitore quest’anno è l’Austria con 806 punti. In cinque categorie, coperte da 27 indicatori delle prestazioni, l’Italia ottiene 80 punti su un potenziale teorico di mille.
«L’accesso diretto alle cure specialistiche porterebbe a una decisa riduzione dei lunghi tempi di attesa», sintetizza Arne Bjoernberg, Research Director dell’Euro Health Consumer Index. Inoltre, secondo il ricercatore svedese, «il sistema sanitario appare dominato da baroni in camice bianco». La sanità italiana scivola così dall’undicesimo al diciottesimo posto nell’Unione europea, e «nella sua mediocre prestazione l’Italia è in compagnia di Repubblica Ceca, Regno Unito, Malta, Spagna e Slovenia».

L’Euro Health Consumer Index è la classifica annuale dei sistemi sanitari nazionali europei considerati sotto cinque aspetti fondamentali per i consumatori: i diritti e l’informazione dei pazienti, i tempi di attesa per trattamenti comuni, i risultati delle terapie, la generosità del sistema e l’accesso ai farmaci. L’Index, pubblicato per la prima volta nel 2005, è tracciato attraverso una combinazione di statistiche pubbliche e ricerca indipendente.

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