A essere sotto esame, questa volta, è la sanità lombarda. Ad accertarne lo «stato di salute», è la nostra giornalista Marisa de Moliner, autrice di uninchiesta sui tempi di attesa per esami e visite specialiste negli ospedali e nelle case di cura milanesi. E i valori del «paziente» spesso sembrano «sballati». A volte, per un esame occorre aspettare addirittura 300 giorni: sono i tempi per una risonanza magnetica o per una mammografia. Ma anche per una visita oculistica (uno dei settori critici della sanità lombarda) bisogna aspettare parecchio: difficile andare sotto i tre mesi. Per unecografia cardiaca? Servono tre-quattro mesi. E anche i cardiopatici devono mettere in conto lunghe code. Tra record negativi (ad esempio, al San Raffaele ci vogliono 155 giorni prima di una visita dallurologo) e casi di grande velocità (al «Monzino» per una tac bastano due giorni e al Diagnofisic tre) ecco una mappa per sapersi orientare tra esami, visite specialistiche, tempi e luoghi. In più, qualche consiglio per le «scorciatoie».
In caso di urgenza, infatti, il medico di famiglia e il pediatra possono firmare una ricetta con il «bollino verde»: serve per chiedere che la prestazione sia garantita entro 72 ore dalla prenotazione. E in alcuni casi, è meglio rivolgersi alla Asl.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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