(...) I dubbi della chiesa genovese, che ha valutato a lungo i pro e i contro di questo accordo con la comunità islamica, sono principalmente legati alla presenza dellUcoii, lunione delle comunità islamiche italiane da tempo «discusse» per le loro posizioni integraliste. E la Chiesa sarebbe decisa a chiedere garanzie da parte dello Stato, sia sullaccettazione delle regole democratiche da parte dellUcoii stessa, sia sulla vigilanza delle attività svolte nella moschea. Larcivescovo chiarirà nei prossimi giorni la propria posizione sulla questione della permuta dei terreni, ma al momento la Curia preferisce tenere una linea di massima prudenza.
E questo significa che alla comunità musulmana per il momento resta la ex fabbrica di Coronata, con tutte le autorizzazioni già ricevute da parte del Comune di Genova. Volesse fare una «prova di forza», limam Salah Husein potrebbe decidere di dare subito il via ai lavori per la realizzazione di una moschea che però sarebbe osteggiata dai residenti. Una situazione di stallo, che potrebbe anche portare a riconsiderare altre soluzioni alternative sia a Coronata, sia a Campi.
E questa svolta sulla moschea, sulla cui realizzazione Alleanza nazionale promuove un referendum consultivo, arriva proprio mentre esplodono altri «casi» religiosi in una Liguria sempre più assediata dalle regole dellIslam. È di ieri lannuncio che lassessore regionale alla Sanità, Claudio Montaldo, ha confermato lintenzione dellamministrazione di via Fieschi di «garantire la circoncisione ai bambini islamici ed ebrei e andare incontro alle richieste delle varie comunità presenti in Liguria». La Regione è pronta a far eseguire questo rito nelle strutture sanitarie pubbliche, sostenendone in parte le spese. Secondo lassessore infatti, «è allo studio un provvedimento che dovrebbe prevedere la compartecipazione, attraverso il pagamento di un ticket, da parte delle famiglie» alla circoncisione. Una scelta che ha scatenato le polemiche. I capigruppo regionali Gianni Plinio (An) e Matteo Marcenaro (Lista Biasotti) hanno presentato uninterpellanza urgente per chiedere di non autorizzare le Asl a far eseguire interventi di circoncisione: «Non vorremmo che, così facendo, il prossimo passo sia l'espletamento di una pratica religiosa assai cruenta come l'infibulazione con il contributo della mutua».
E lo stesso Marcenaro tuona contro un nuovo caso di «eccesso di rispetto» verso lIslam che si trasforma in intolleranza nei confronti del cattolicesimo. In una scuola di Varazze è stata infatti vietata la recita di Natale. «Si recitano concetti come il non offendere le sensibilità diverse, si invoca l'integrazione e la tolleranza, in un'ottica fin troppo urlata del politically correct - protesta il consigliere regionale -. Non si stanno superando i confini? Non si può negare tutto ciò che rappresenta la nostra di identità per non offendere quella degli altri». Ma laltolà allaccettazione di tutte le regole imposte dallIslam arriva anche dalla maggioranza di sinistra.
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