Susan Boyle e Rania di Giordania sono lultimo sogno nel cassetto di Antonella Clerici per il suo Festival di Sanremo. «Si tratta di un festival al femminile quindi mi piacerebbe averle come ospiti - ha detto ieri sera la conduttrice a Porta a porta -; la prima è una casalinga bruttarella abbastanza grande, diventata oramai famosissima grazie ad un talent show musicale. Anche su Facebook tanti la aspettano, è molto amata. La seconda è una regina bella, intelligente e moderna. Due mondi diversi insomma, ma due donne di grande personalità». Davvero due personaggi agli antipodi; la Boyle è nata in una famiglia proletaria scozzese ed è arrivata al successo in modo rocambolesco. Col suo fisico a botticella e il look non proprio alla moda (per usare un eufemismo) a 47 anni suonati sè presentata sul palco del talent Britains Got Talent. Sai che risate fra il pubblico, ma poi è bastato sentirla cantare per trasformarla in un fenomeno. Da Cry Me a River a Memories ha fatto breccia nel cuore di milioni di fan. A sorpresa non ha vinto Britains Got Talent; il podio è andato ai Diversity. Ma chi se li ricorda? Mentre Susan era già un fenomeno. Il video di Cry Me a River, una settimana dopo lapparizione in tv, era stato scaricato da Internet 100 milioni di volte, e in poco tempo ha acchiappato un bel contratto discografico. La batosta è arrivata in questi giorni, perché gli inglesi lhanno esclusa dai Brit Awards. Una messe di nomination per Lady Gaga e Lily Allen: fuori «il brutto anatroccolo Susan Boyle».
Libera da impegni avra forse una chance in più per venire allAriston? Rania, regina di Giordania, è invece donna raffinata e bellissima (nel 2005 è stata eletta dalla rivista Harpers & Queens come terza donna più bella del mondo), e potrebbe portare a Sanremo il suo charme e le sue inziative umanitarie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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