Alcune piante di marijuana trovate nelle campagne, un uomo morto nel rogo della propria auto davanti al cinema, qualche vittima della via Emilia: a SantIlario dEnza, 10mila anime in provincia di Reggio Emilia ma a soli 17 chilometri da Parma, uno dei tanti comuni rossi del Reggiano, la cronaca nera non aveva mai fatto irruzione con la violenza della tragedia del piccolo Tommaso. Il paese è tranquillo, poco battuto, stretto tra il primo Appennino e poi, giù, la bassa. E, soprattutto, è un luogo di transito, di passaggio, per chi lavora a Parma o nei più ricchi comuni di Brescello e Sorbolo. Per i tanti immigrati arrivati nella ricca Emilia a lavorare: dal sud Italia, in passato, ora anche dallestero. Un paese dormitorio, dove facilmente si può passare inosservati e forse proprio su questo hanno contato gli assassini di Tommy.
Ieri sera SantIlario con il suo torrente che corre fino a buttarsi nel Po è stato sconvolto dalle ricerche degli inquirenti: forze dellordine dappertutto, la via Emilia bloccata, i residenti impossibilitati a raggiungere perfino le loro case. Si è cercato nelle campagne, lungo la Castellana, una strada buia e poco battuta dove cè la villa di Giovanni Fagioli, ricco imprenditore della zona. Alla fine degli anni 60, fu il primo sequestrato della zona.SantIlario, il paese senza cronaca nera
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.