Santa Cecilia La «Terza» di Mahler? Un kolossal sinfonico

Dopo l’«inaugurazione» dell’8 maggio da parte di Antonio Pappano con la Sinfonia n.2, le celebrazioni mahleriane (per i 150 anni dalla nascita) approdano alla seconda tappa. Domani è in programma la sinfonia più lunga mai composta. La Terza di Mahler ha una durata che può variare, a seconda degli interpreti, dall’ora e mezza all’ora e 40 minuti. Praticamente quanto un film. Ma un film meraviglioso, colossale, ricco di sequenze straordinariamente emozionanti, e dal quale si esce con le lacrime agli occhi. La Terza è una sorta di sterminata confessione intima divisa in 6 capitoli intitolati «Cosa mi racconta la Natura», «Cosa mi raccontano i fiori», «Cosa mi raccontano gli animali», «Cosa mi racconta la Notte» (affidato alla voce di contralto e su testo di Nietzsche), «Cosa mi raccontano gli angeli» (un impertinente coro di fanciulli insieme a un coro di sole donne), e infine «Cosa mi racconta l’Amore». Un viaggio interiore che parte dal panico senso di sgomento risvegliato dal ritorno della primavera, e si conclude in un abbraccio carico di esaltante conforto. A dirigerla, l’Accademia di Santa Cecilia ha chiamato il giovane finlandese Mikko Franck, che a dispetto dell’età (31 anni) ha rapidamente raggiunto i vertici di una prodigiosa carriera internazionale grazie al suo modo di dirigere paragonato da molti autorevoli critici a quello di un grande maestro del passato. Attesissimo, dunque, il suo debutto sul podio della Sala Santa Cecilia.

Tra i protagonisti del concerto anche la voce di Sara Mingardo (contralto) e il coro di voci bianche della stessa istituzione musicale capitolina. La «Terza» sarà replicata lunedì 5 (alle 21) e martedì 6 (19). Info: 06.8082058.

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