A Santa Margherita il 25 aprile parla di Foibe

Per Santa Margherita Ligure sarà l’altro 25 aprile. Una festa che non ricorderà solo una fetta della storia d’Italia ma che terrà a mente anche il tassello mancante. Nel giorno in cui si commemora la lotta partigiana e la liberazione dal controllo nazi fascista la città del levante ligure sceglie di commemorare le vittime delle foibe con l’intitolazione dei giardini adiacenti l’hotel Lido di Viale Doria. La scelta è scaturita da un indirizzo del sindaco che in un momento storico segnato da profonde divisioni politiche e sociali ha sentito il desiderio di promuovere concretamente una fattiva solidarietà tra chi, a oltre 60 anni dai tragici eventi della seconda guerra mondiale, vive ancora con diffidenza e sospetto quei capitoli di storia nazionale meno congrui con la propria particolare sensibilità. «Siamo consapevoli - dichiara il sindaco Roberto De Marchi - della delicatezza insita nella manifestazione che ci accingiamo a celebrare, ma siamo soprattutto fiduciosi che i tempi siano maturi per superare ogni pregiudizio di una parte sull’altra. Soprattutto, siamo certi che uno è indivisibile è non solo il Paese, ma anche la storia drammatica da cui sono scaturite le istituzioni repubblicane.

Non possono esservi celebrazioni che siano nel contempo nazionali e di parte».
Oratore ufficiale della manifestazione che si terrà domenica alle 12, sarà il professor Silvio Ferrari, nato a Zara nel 1942 da padre italiano e madre croata, già assessore alla cultura della Provincia di Genova.

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