Santa Margherita si spacca su ormeggi e Villa Durazzo

Continua a non riscuotere unanimità di consensi la «Progetto Santa Margherita», la società costituita dal Comune per la gestione di Villa Durazzo e da aprile preposta anche a quella degli ormeggi di transito. Se gli operatori portuali contestano da tempo questa scelta, che a loro parere non premia esperienza e professionalità, durante il consiglio comunale di lunedì sera la minoranza ha attaccato la Srl a capitale pubblico sulla scorta delle vicende che hanno interessato la sua commissione di controllo, l'organo deputato alla verifica e all'ispezione dei contratti stipulati. Oggetto di voto la riduzione dei suoi componenti, da cinque a tre. Niente più di una pratica tecnica, se qualche settimana fa ben tre membri non avessero rassegnato le dimissioni e uno di loro, Roberto Cattaneo, presidente della commissione stessa, non avesse sbattuto la porta affermando di non essere abituato a «scaldare una sedia» e di non voler indossare i panni di «presidente del nulla a causa della mancanza di collaborazione tra commissione e organo amministrativo». Parole pesanti, cavalcate al galoppo dall'opposizione. Il capogruppo di Borgo di Mare Alessandro De Giovanni ha chiesto «ampie garanzie sui poteri della commissione, che deve essere messa nelle condizioni di svolgere il suo lavoro tanto più che, grazie alla gestione degli ormeggi, gli utili della società cresceranno di diverse centinaia di migliaia di euro. Lo statuto prevede che l'amministrazione disciplini tempi e modi di esercizio delle funzioni.

Chiedo che questo regolamento venga approvato dall'intero consiglio comunale». Di parere diverso il Sindaco, Claudio Marsano, che ha respinto la richiesta della minoranza garantendo l'approvazione del regolamento solo in sede di commissione.

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