Santa Margherita/2 Battaglia sul presidio ospedaliero

Due serate, una svolta. Quella invocata per Santa Margherita Ligure e ribadita nelle due ultime sedute di consiglio dal sindaco Roberto De Marchi che invita lor signori tutti a smetterla di cercare colpe e responsabilità passate per riprogrammare l'immediato futuro, dal porto all'ospedale. Passa la pratica di annullamento e rinnovazione del SUA (Strumento urbanistico attuativo) che sdogana la nuova sistemazione dei servizi igienici, docce e locali accessori al porto: «Il SUA così com'era proposto - dettaglia De Marchi - è bollito. Ha subito tali e tante modifiche che non è stato neppure approvato. Intanto è necessario procedere alle opere urgenti dei servizi igienici e poi alla sistemazione della zona sotto il castello». Primo passaggio che si consolida nell'unanimità alla pratica per la conferma della partecipazione del Comune nella società Progetto Santa Margherita Ligure srl, «utilissima perché ci risolve una serie di problematiche riguardo alla gestione del porto e di Villa Durazzo» spiega l'assessore G. B. Raggi. Società che secondo la nuova legge non potrebbe essere partecipata dal Comune, ma «la manteniamo cambiando i servizi dati e modificandone i rapporti con l'ente - spiega Raggi - Abbiamo anche ritenuto più economicamente vantaggioso dare alla stessa società la gestione dei parcheggi». Senza contare che proprio la Progetto ha stipulato una convenzione con Cambiaso & Risso perché si rendano promotori del porto di Santa dal 2011 con le navi da crociera, con un incremento stimato intorno al 200-400 per cento. Ma l'altro chiodo fisso resta la riconversione dell'ospedale oggetto della mozione firmata da Vera Cattoni. Il pallino ancora a De Marchi che insiste: «Ove si riuscisse a superare la fase retroattiva, guardando avanti, ci sono le condizioni per tradurre questa sconfitta apparente in una grande modernizzazione della sanità cittadina, che non sia meno fruttuosa quanto a servizi e risposte». Basta piangersi addosso e recriminare: «L'ospedale come da sempre inteso è perduto per la città; continuare a ragionare su chi deve assumersi le responsabilità è inutile. Trovo più produttivo partire da qui per decidere insieme e far decidere egli enti preposti su cosa deve diventare il nostro ospedale». Invito che si traduce in ordine del giorno votato all'unanimità per creare una commissione ad hoc sulla riconversione.

Mentre incalzano gli interrogativi ribaditi dalla minoranza: «Che fine hanno fatto gli oltre 2 milioni di euro previsti per la piastra ambulatoriale promessi dalla Regione? Solo un'esca elettorale? La piastra non doveva essere contestuale all'apertura del nuovo nosocomio di Rapallo?» E i dubbi: «Val la pena accollarsi il rischio d'impresa acquistando dall'Asl 4 l'area antistante l'ospedale per la realizzazione di box e parcheggi?».

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