A Sant'Ambrogio pronti a spendere 26 milioni di euro

A Sant'Ambrogio pronti a spendere 26 milioni di euro

Altro che vacanza, gita fuori porta o viaggetto dell'Immacolata. I milanesi quest'anno restano sul Ponte. Dunque a casa, con la previsione venerdì di vedere arrivare anche la neve. Magari mista ad acqua, perché la temperatura non scenderà sotto i 3-4 gradi. I milanesi si consoleranno tra gli Oh Bej, i mercatini oppure con le decorazione per l'albero ancora da fare. Ma «niente di particolare». È questa infatti la risposta che ha dato il 44, 3 per cento dei milanesi. Il Sant'Ambrogio della crisi tiene a casa metà città e addirittura c'è un 3 per cento che non smetterà di lavorare neppure in questo fine settimana. È quanto emerge dalla stima della Camera di Commercio che ha elaborato l'indagine di Digicamere su un campione di 273 milanesi. Solo uno su 50 partirà per una vacanza. Pochi, e ancora meno rispetto a un anno fa, in percentuali il 2,2 contro il 4,5 per cento dell'anno scorso. E pochi sono anche quelli che sfrutteranno queste giornate di festa per dedicarsi allo shopping natalizio, appena il 3,7 per cento. Hanno ammesso che spenderanno non più di 24 euro a testa, per circa 26 milioni sborsati nel fine settimana festivo. Sono le prove generali di un Natale di crisi. Un milanese su 6 si dedicherà a preparare l'albero, uno su quattro non si spingerà oltre i mercatini di Natale, oppure gli Oh Bej! Oh Bej! riallestiti da domani a domenica intorno al Castello. La tradizionale fiera che dal lontano 1510 anticipa la festività natalizie dei milanesi vedrà la partecipazione di 399 espositori tra rigattieri, giocattolai e venditori di caldarroste tutti schierati intorno al perimetro del Castello Sforzesco nel tratto compreso tra Viale Gadio e Piazza Castello. «L'edizione di quest'anno - ha sottolineato l'assessore al Commercio del Comune, Franco D'Alfonso - si pone in continuità con il percorso di riqualificazione avviato l'anno scorso. Abbiamo realizzato una fiera capace di essere fiore all'occhiello della nostra città, sia per tipologia delle merci esposte sia qualità nel pieno rispetto della storia e della tradizione degli Oh Bej! Oh Bej!». Il tutto tenendo alla larga «ogni forma di abusivismo e di commercio illecito». Sono oltre 25mile i metri quadri a disposizione. Rigorosi i criteri di selezione per garantire al pubblico di ritrovare l'atmosfera della storica fiera. Il 70% degli operatori è costituito da 58 rigattieri, 22 fioristi, 30 artigiani, 60 mestieranti, 22 venditori di stampe e libri, 8 artisti del ferro battuto, rame e ottone, 18 giocattolai, 23 rivenditori di dolci oltre a 10 venditori di caldarroste e 10 di «Firunatt» le tipiche castagne infilate affumicate e 4 produttori di miele.

Vicino al cavalcavia Bussa (che collega la stazione di Porta Garibaldi con il quartiere Isola) ci saranno 70 postazioni dell'«Alter Bej!» con gli operatori di «Altrimenti» che esporranno auto-produzioni artigianali.

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