Due operatori del primo reparto mobile di Roma. Due sindacalisti, il segratario e il vicesegratrio del Silp della Cgil. Entrambi ai microfoni di Michele Santoro ricostruiscono i fatti di sabato scorso, quando i black bloc - nascosti all'interno del corteo degli indignados - hanno messo a ferro e fuoco la Capitale. Richieste d'aiuto inevase, squadre mai arrivate sul posto e forze di polizia sacrificate pur di difendere - con la propria pelle - i palazzi del potere romani (in primis, Palazzo Chigi). E' questo il durissimo attacco mosso nella lunga video intervista rilasciata dai due sindacalisti al tribuno della sinistra anti berlusconiana e caricata su Servizio pubblico, il sito attraverso il quale Santoro sta raccogliendo i fondi per la sua nuova trasmissione.
Santoro entra subito in medias res. Viminale e governo sul banco degli imputati. Al vaglio la disposizione delle forze che il giornalista definisce "fatta da ignoranti". "Gli operatori che erano per starda non erano stati informati per niente - spiegano i sindacalisti - il giorno prima erano stati invitati in Questura i capi squadra che erano di turno il 14 ma che non erano gli stessi che sarebbero stati di turno l'indomani". L'accusa è chiara: i due sindacalisti puntano il dito contro la Questura, rea di non aver mai fatto un briefing sulla manifestazione degli indignati: "Ci hanno detto che, per ordini superiori, avremmo dovuto stare dietro ai mezzi e, nel caso in cui venissimo attaccati, saremmo stati obbligati a sopportare queste azioni". Insomma, l'intervento dei reparti era indicata come extrema ratio. Secondo la ricostruzione dei due esponenti della Cgil, la maggior parte delle forze dell'ordine sarebbero state usate soltantonegli sbarramenti e solo pochi sarebboro finiti nei reparti mobili. Questi ultimi però, spiegano i due, erano stati "dislocati fuori" e, al momento dell'interventi, "si sono bloccati nelle stradine".
Si capisce subito dove vuole arrivare Santoro. Il chiodo fisso, manco a dirlo, è Silvio Berlusconi. E così l'ex europarlamentare spiega che un gran numero di forze ("il cerchio più importante", lo chiama) erano state collocate attorno ai palazzi del potere romano. Tra questi, va da sé, c'è pure Palazzo Chigi. "Le nostre forze sono state impiegate a difendere le sedi istituzionali - conferma il sindacalista - si trattava di tre o quattro sbarramenti prima di arrivare a Palazzo Chigi". Nel frattempo, puntualizza Santoro, ai poliziotti che meno conoscevano la città è stata lasciata in mano la tutela dei romani: incapaci a far fronte a quei "piccoli gruppi" che si staccavano dal corteo degli indignati, colpivano e poi rientravano. "Molte squadre - confermano i sindacalisti della Cgil - non sono nemmeno mai arrivate sul posto". E, quindi, la bomba: "Più che un morto tra i black bloc, ci è sembrato che cercassero una vittima tra i colleghi che si trovavano i San Giovanni. Ci hanno sacrificati, insomma. C'era la possibilità di mandare in ausilio i reparti e non mi spiego perché questa operazione è stata rimandata per due ore". In poche parole: gli agenti sarebbero stati mandati al macello pur di garantire la sicurezza all'interno di una zona ristretta al di là dello sbarramento che vietava l'arrivo a Palazzo Chigi. E Santoro lo dice chiaramente: "I poliziotti sono stati sacrificati per difendere i palazzi del potere".
Secondo la ricostruzione dei due sindacalisti, ci sarebbero stati anche dei momenti in cui la polizia avrebbe potuto bloccare e isolare ("già alle quattro e mezza del pomeriggio") i violenti. La colpa? Della Questura che non ha mai autorizzato l'intervento delle forze dell'ordine. "Chi si doveva assumere la responsabilità di farci intervenire - spiegano - non se l'è assunta per paura che succedesse qualcosa all'interno del corteo". L'atteggiamento della polizia avrebbe dato spazio ai black bloc di devastare e saccheggiare il centro della Capitale.
Duplice, dunque, l'intento di Santoro: da una parte vuole dimostrare che i poliziotti non sono riusciti a bloccare l'assalto dei violenti perché troppo impegnati a difendere Palazzo Chigi, dall'altro l'organizzazione delle forze è stata portata avanti da incompetenti. Insomma, il solito Santoro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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