Cronaca locale

In via Sanzio Ecco dove la cotoletta parla cinese

Prezzi abbordabili per una cucina di qualità. Ingredienti di un ristorante che consente di non svenarsi. Giudizio sottoscritto non solo dai giornalisti che, spesso e volentieri, affollano il locale guidato da Luca, Anna e dai loro figli ma anche da quel mondo fieristico che ricerca sempre il meglio. Si chiama Locanda, via Raffaello Sanzio 1 e, dettaglio, è un ristorante gestito da cinesi con ai fornelli cuochi toscani. Garanzia, questa, di buoni piatti come raccontano tutte le guide fai-da-te di chi per lavoro sbarca in Fiera e dintorni. Veniamo al sodo ovvero ai piatti. La carne regna sovrana, naturalmente: alla brace, allo spiedo e, naturalmente, quella di Greve in Chianti che accompagnata da fagiolini doc, verdure o patate non pagherete mai più di quindici euro. Altrettanti per un antipasto e un primo, poi dolci - fatti in casa -, caffè, ammazzacaffè: totale trentacinque euro. Sì,avete letto bene:antipasto, primo, costata con contorno, dolce, caffè e liquorino finale trentacinque euro, compreso vinello della casa e acqua.Dove sta la fregatura? Non ci sta, semplicemente. E la Locanda lo dimostra, offrendo onestamente quello che promette. Il neo? La carta dei vini non c’è e, qualche volta, il servizio è davvero troppo familiare. Ma c’è chi sostiene che pure questo dettaglio è la prova del contrario. A voi testarlo in Rafffaelo Sanzio, magari prenotando al 02.

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