Cronache

Sapori e tradizioni nel borgo medievale di Millesimo

Sapori e tradizioni nel borgo medievale di Millesimo

È il piccolo borgo medievale di Millesimo, l'oggetto del desiderio della decima edizione di «Salvalarte», il viaggio di Legambiente Liguria alla scoperta del patrimonio artistico, inteso come sapori, tradizioni e paesaggi. La campagna nasce con l'obiettivo preciso di denunciare lo stato di degrado per attivare le energie e le risorse necessarie al recupero del «tesoro» naturale, promuovendone la sua valorizzazione, per farlo conoscere, amare e apprezzare.
«Salvalarte» intende così restituire ai liguri un pezzo di storia dimenticato, cercando di dimostrare concretamente che la valorizzazione dei beni culturali è una carta vincente per creare lavoro, per favorire uno sviluppo economico solido e compatibile, rafforzando il senso di appartenenza delle varie comunità. Insomma, come dicono alcuni degli organizzatori della campagna in Liguria, «una buona occasione per imparare a voler bene alla nostra regione, ma anche a tutta l'Italia. Spesso la scarsa manutenzione, gli atti vandalici, la cementificazione selvaggia del territorio hanno distrutto danneggiato gravemente segni importanti della storia e della nostra identità».
Il tesoro che «Salvalarte» vuole mettere sotto i riflettori è appunto Millesimo, tipico borgo medievale in provincia di Savona, stretto tra la roccia del castello e il fiume Bormida. Un borgo che ha conservato numerose testimonianze delle culture passate, sia nel centro storico sia nel circondario: il Pontevecchio (La Gavetta) è uno dei pochi esempi esistenti in Italia di ponte fortificato; il castello edificato da Enrico II, con i castelli di Cengio, Cosseria e Roccavignale, costituiva un quadrilatero per proteggere la via tra Piemonte e Liguria.
L'iniziativa ligure si inserisce all'interno di una campagna nazionale che nel tempo ha già «salvato» circa 800 monumenti dimenticati. Sono state eseguite analisi diagnostiche ed esperti restauratori ne hanno valutato lo stato di conservazione; sono stati proposti itinerari e realizzate iniziative di sensibilizzazione. Centinaia di bambini, studenti, cittadini hanno partecipato alle visite guidate, intervenuti nei dibattiti e visitato monumenti solitamente chiusi al pubblico.


E le istituzioni non sono rimaste fortunatamente indifferenti a tanto clamore.

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